Incontriamo gli Airway al completo al New Age Club di Treviso, pochi minuti prima dell’inizio del loro release party di “Respira”.
Una band giovane, nata da un’idea di Sandro Cisolla e Valerio Morossi e che, nel giro di un lustro, ha fatto più di 150 concerti in Italia e in Europa (Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania). In mezzo un disco, “Faded Lights”, che li ha portati alla notorietà e all’emergere dall’underground dalla porta principale: MTV TRL.
“La nostra presenza a TRL, con due pezzi, è stata un vero e proprio punto di svolta perché, prima di allora, nessuno era riuscito a portare lo screamo e gli urlati in questa emittente televisiva. Da quel momento abbiamo iniziato a fare ancora più date, anche di spalla a gruppi molto importanti (Metrostation, Every Time I Die, All Time Low, ndr)”.
Una band che, pur avendo già avuto i suoi 15 minuti di notorietà, non ha ancora le idee chiare sul futuro. “Resta il fatto che, tuttora, siamo ancora in una posizione nella quale non sappiamo ancora “se ce la possiamo fare”: il nostro obiettivo, non te lo nascondo, è quello di vivere di musica. All’estero una band ha più possibilità di emergere; invece il mercato italiano è insidioso ed una grande incognita e, pur essendo andati in tour con TRL, il nostro percorso ad oggi è ancora tutto in salita.”
Parlando del nuovo disco, emerge il desiderio di voler cambiare e reinventare una proposta che comunque aveva garantito loro già una piccola notorietà. “I pezzi del nuovo disco, “Respira”, sono stati scritti nell’estate del 2008: dopo l’esperienza con TRL, avevamo deciso di chiuderci in sala prove per scrivere quello che doveva essere il successore di “Faded lights”. Abbiamo anche fatto un paio di date per far sentire ai fan la svolta sonora dei nostri nuovi pezzi e la scelta di cantare in italiano, limitando al minimo anche le parti urlate. Fondamentalmente, oggi facciamo rock, e questo “Respira” è per noi il punto di arrivo di un percorso durato due anni. La gente potrà pensare quello che vuole, però tutto quello che c’è in questo disco è nato da una nostra esigenza: abbiamo sempre fatto quello che volevamo. Ti dico questo perché, nei mesi scorsi, in Internet si mormorava che gli Airway erano cambiati per il passaggio ad una major: cosa sbagliata, perché ancora oggi siamo sotto un’etichetta indipendente”.
“Ora sono passati tre anni da “Faded Lights” e sarebbe stupido, a livello artistico, arrivare nel 2010 e proporre un disco identico a quello precedente. Sarebbe come se un pittore proponesse lo stesso quadro nel corso della sua carriera: i più grandi, per farti un esempio Picasso, non hanno seguito questo facile percorso e hanno avuto dei vari “periodi” nella loro vita”. “Il primo passo nell’industria lo abbiamo fatto con lo screamo, andando contro quello che il mercato chiedeva in quel momento. Non abbiamo cambiato per diventare più famosi: le porte le avevamo già aperte con un genere nuovo per MTV, ci siamo semplicemente complicati le cose, come spesso ci piace fare”.
Per una band che ha nel suo curriculum più di 150 live in club grandi e piccoli, è inevitabile entrare nel capitolo del tour promozione che la band inizierà proprio da questo concerto al New Age: “La prima parte del tour di promozione di “Respira” sarà composta da una serie di date che copriranno l’Italia fino a Roma, speriamo di riuscire ad arrivare anche più a Sud in questi primi mesi. Poi punteremo ai festival estivi e al tour nei club dal prossimo autunno: il nostro obiettivo è, infatti, di restare on the road fino a quando lavoreremo a quello che sarà il successore di “Respira”. Questo giorno potrebbe essere a breve oppure, come per “Faded Lights”, c’è il rischio che la gente inizi a rompersi i coglioni anche di questo disco (risata generale, ndr)”. Un aiuto importante anche da HUB Music Factory, una delle più note agenzie di booking nel genere alternativo a livello nazionale. “L’esperienza con la Hub, che abbiamo iniziato da poco, ci ha portato a fare da spalla agli All Time Low all’Alcatraz, che è uno dei locali più importanti d’Europa. Adesso HUB è il nostro booking ufficiale e ci darà una mano nella promozione del nostro nuovo disco: abbiamo deciso di dare in mano a loro la gestione dei concerti da ora in poi”.
Un successo nato dai social network, che hanno permesso agli Airway di creare una fanbase importante e fedele. “Il successo degli Airway è avvenuto esclusivamente grazie alla nostra fanbase. Prendi ad esempio la nostra esperienza con TRL: il nostro video è stato messo tra quelli votabili su TRL e noi, tramite i vari social network, abbiamo rotto le scatole ai nostri fan chiedendo di scegliere il nostro video. Alla fine i voti sono arrivati, sono stati tanti e quindi crediamo che comunque i nostri brani siano piaciuti a molta gente”.
“Se qualcuno ci dicesse che seguiamo l’onda di Lost, Finley e simili? Gli risponderei semplicemente di ascoltare il nostro disco. Senza offendere nessuno, se questa persona, anche dopo aver ascoltato “Respira”, fosse ancora convinto di ciò non ha capito un cazzo di musica. Non per sminuire queste band, ma non facciamo le cose che propongono loro. L’unica cosa che abbiamo in comune, di fatto, è il pubblico giovane”.
Si ringrazia il New Age Club per la collaborazione
Nicola Lucchetta