Misfits – New Age Club, Roncade (TV) 18 aprile 2010

misfits promo

Trent’anni e non sentirli: i Misfits di Jerry Only spaccano ancora. Lasciamo da parte le discussioni sull’utilità di suonare ancora in giro con questo pesante monicker senza l’ingombrante presenza di Glenn Danzig: su queste cose si è già pronunciata la legge qualche anno fa, lasciando all’enorme bassista i diritti sul marchio. Quello che resta dopo la serata al New Age Club è uno show da incorniciare.

Ad aprire la serata due band italiane che poco hanno a che fare con il combo statunitense: belli gli Show Strip Silence, con il loro glam rock che ricorda molto la moderna scena svedese, carini anche gli Idols Are Dead, già visti al Rock in Idro dello scorso anno, capaci di caricare per bene un pubblico già numeroso con il loro metal moderno e melodico.

Setlist clamorosa per i Misfits: tra le chicche il loro personale tributo alla scena punk hardcore californiana di inizio anni Ottanta, con “Six pack” e “Rise above” pescate dal repertorio della band di Greg Ginn ed Henry Rollins, la dedica di “Descending Angel” al recentemente scomparso Pete Steele dei Type O Negative e la mai nascosta passione per i film horror, con l’intro tratta dal tema principale di Halloween di Carpenter e una cover fuori programma di “Science Fiction/Double Feature” presa da “The Rocky Horror Picture Show”.

Per il resto, un’ora e mezza di punk hardcore/metal tiratissima, una valanga di pezzi per quella che è una delle band simbolo del genere, che per l’occasione ha visto nel ruolo di batterista e chitarrista due mostri sacri come Robo e Dez Cadena (ex Black Flag). Una setlist che è stata la scelta migliore per l’ultima di queste tre date (alle quali se ne sono aggiunte altre due negli ultimi giorni, per i noti problemi di blocco dello spazio aereo europeo), unica occasione per vedere i Misfits per questa prima parte del 2010 in Europa: la ghiotta occasione ha portato a Roncade, infatti, molti fan dalla vicina Austria e dalla Slovenia. Serata che si è protratta per più di mezz’ora dopo la conclusiva “Die die my darling”, per una signing session infinita nella quale Jerry Only ha autografato di tutto, dal semplice foglio bianco ai vinili, passando per i giubbotti. La giusta conclusione per quella che si candida d’ufficio tra le serate simbolo di questa stagione.

Si ringrazia il New Age Club per la consueta collaborazione

Nicola Lucchetta

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