Soundgarden: Lollapalooza per il gran ritorno dell’act di Seattle

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Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un ritorno dei Soundgarden che, anche solo fino a pochi anni fa, nessuno si sarebbe immaginato.


Questo a causa della totale dedizione di Matt Cameron alla causa Pearl Jam (band che gli ha permesso di entrare nell’olimpo della storia della musica moderna e di ottenere il riconoscimento di batterista rock tra i più validi in circolazione) e un Chris Cornell che ballava tra superband (Audioslave), collaborazioni prestigiose in colonne sonore (“You know my name”, 007 Casino Royale) e una carriera solista che da un momento all’altro poteva esplodere. Senza tener conto delle innumerevoli dichiarazioni che questo “non sarebbe mai accaduto”.

Proprio negli ultimi due anni, e più precisamente nel 2009, gli indizi di un ritorno si sono fatti sempre più concreti. Proprio la carriera solista del frontman è stata uno degli input più sostanziosi, con il “flop” del terzo disco solista “Scream”, buona collaborazione con Timbaland dal punto di vista musicale ma imbarazzante se accostato al suo curriculum. Ad affamare la Internet Generation, infine, la presenza della band al completo a vari show del tour promozionale di “Backspacer” dei Pearl Jam. Il tutto sfociato in quella che è stata la reunion on stage dei Temple of the Dog, uno degli episodi più validi dell’epoca grunge, che vedeva proprio Cornell e Cameron nella lineup.

Tutto il resto è ormai storia: il primo gennaio 2010, con un messaggio su Twitter, Chris Cornell ha reso nota la reunion dei Soundgarden, facendo iniziare con il botto il nuovo anno. Per tre mesi, però, poche news e tanti rumors, al punto che molti hanno pensato che questo messaggio fosse una campagna di marketing per un boxset di bsides di prossima pubblicazione, già confermato la scorsa estate. Il 16 aprile ogni dubbio viene fugato: a Seattle, i Nostri ritornano con il nome Nudedragons, per quello che è il primo show dal 1997, anno dello scoglimento. Spettacolo annunciato il giorno prima e andato sold out nel giro di pochi minuti. Nelle due ore di concerto, spazio per una scaletta nella quale non trovano spazio singoli di richiamo come “Black hole sun”, quello che è il brano più conosciuto tra le masse. Una setlist, in poche parole, fatta su misura dei fan di vecchia data, con la band in buona forma e con un Cornell che sembra tornato quello dei tempi d’oro.

Questi giorni, però, sono quelli che chiudono il cerchio e ufficializzano il tutto. Ce li troveremo infatti a Chicago per ben due date: la prima, dedicata agli iscritti al fan club, al Vic Theatre il 5 agosto, con biglietti assegnati con il meccanismo della lotteria. La seconda, quella di gran lunga più prestigiosa, li vedrà chiudere la tre giorni del Lollapalooza, festival nel quale condividono il ruolo di headliner con Green Day e Lady Gaga. Un ritorno in pompa magna, per quello che è uno dei gruppi più importanti del rock alternativo degli anni Novanta, al quale seguiranno una serie di serate che, ci aspettiamo, verranno confermate nei giorni successivi a queste due date.

Alla fine di questo articolo, una domanda sorge spontanea: “..e l’Europa”? Per ora niente, tenendo conto anche del fatto che questa reunion è stata annunciata quando ormai i vari bill dei festival estivi avevano gli headliner già definiti. Al Vecchio Continente non resta che aspettare la retrospettiva ”Telephantasm – A Retrospective”, nei negozi dal prossimo 5 ottobre, e il nuovo brano “Black Rain”, che sarà nelle radio nel mese di agosto.

Nicola Lucchetta

 

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