Forse era meglio restare a casa ed ascoltare i cd dei Soulfly o, meglio ancora, rimpiangere i tempi passati con quelli dei Sepultura.
Sì perché la band di Max Cavalera, pur mantenendo una più che buona dignità in studio, con lavori di qualità in ascesa da almeno due release, on stage risulta ormai bollita, al punto che gli Incite di spalla, gruppo che presenta tra le fila il figlio Richie nel ruolo di cantante, escono facilmente vincitori da un confronto. I giovani, in questo caso, si dimostrano più carichi e freschi, pur non avendo dalla loro dei brani che han fatto la storia del thrash metal mondiale e, soprattutto, una proposta fin troppo derivativa.
Ma di fronte allo sfascio dei Soulfly attuale sarebbero molti i complessi ad uscire a testa alta in una sfida. Max Cavalera, fortemente ingrassato e senza voce già dai primi pezzi, è l’ombra dell’animale da palco che calcava i grandi palchi nella prima metà degli anni Novanta (richiamati solamente da un sonoro bestemmione piazzato a metà stage, per la gioia del pubblico) e non bastano gli altri bravi musicisti, Marc Rizzo in primis, per mettere in secondo piano il suo attuale stato di forma fisica.
A non giovare sul set dei Soulfly qui a Roncade una scaletta che non presenta molti classici dei Sepultura: la cosa può sembrare all’apparenza positiva, visto che può essere sintomo di una consapevolezza di avere tra le mani materiale per poter fare a meno dell’ingombrante ombra del passato. Ma non ditelo in giro: una buona parte della gente avrebbe barattato volentieri alcuni brani e le due citazioni di “Walk” dei Pantera e “Children of the grave” dei Black Sabbath con una “Beneath the remains”. Finiti, al punto che sarebbe meglio abbandonare anche i sogni di una reunion dei Sepultura.
Setlist: Blood fire war hate, Prophecy, Primitive, Seek n strike, I and I, Babylon, Kingdom, Refuse resist, Bloodbath and beyond, LOTM, Porrada, Troops of doom, Frontlines, Carved inside, Arise/Dead embryonic cells, Jeffrey Dahmer, Rise of the fallen, Roots bloody roots, Jumpdafuckup, Eye for an eye
Nicola Lucchetta