http://www.myspace.com/dreaming23
Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo di “Bittersweet”, non si può rimanere indifferenti di fronte ad una voce che, a livello di produzione, è penalizzata rispetto al muro strumentale, perfetto e che ricorda molte band melodic hardcore di non molti anni fa. Anche perché la resa del cantato resta l’unico difetto di una release che sorprende su tutti i punti di vista: la passione, la carica e la naturalezza di questi Dreaming 23 stupisce già dal primo ascolto. E, cosa da non sottovalutare, i Nostri riescono a piazzare delle parti screamo che non stonano per niente. I cent eravamo pronti a scommetterli già dopo i primi secondi dell’opener “Stucked” e, fidatevi, stavolta il banco non ha vinto.