Stima per i piemontesi Quarantena, che con Tre fanno il loro timido ingresso nel mercato discografico: un disco punk rock così ben prodotto (Living Rhum Studios), con un gran tiro e delle belle linee vocali e melodiche non è facile sentire al giorno d’oggi. Il punto è che tutto crolla con i testi che, pur essendo nati dalla generazione mille euro (se va bene), sono banali e in alcuni casi sfiorano il ridicolo, al punto che anche nei centri sociali potrebbero storcere il naso. Solo in pochi casi, come in Ostalgia, il mix musica e testi riesce.
Occasione sprecata per il giovane combo di Cuneo. Ci consola, però, il fatto che a livello strumentale ci sono. I testi possono, devono, arrivare col tempo.