Sembra non finire mai Work In Progress, il tour di Lucio Dalla e Francesco De Gregori che sta portando in giro per l’Italia da più di un anno due delle icone viventi della musica cantautoriale italiana. Una serata evento che ha portato gente di tutte le età ad una Zoppas Arena che, con il loro concerto, apre la strada ad un aprile di grandi eventi.
La cosa bella di questo tour è il fatto che i due musicisti, il romano più elegante e il bolognese dal look più “stravagante”, si comportano come se fossero un vero e proprio gruppo: tale è l’affiatamento tra Dalla e De Gregori e le due band di accompagnamento che solo in casi inevitabili, come ad esempio in una toccante Caruso, uno dei due si esibisce non accompagnato dall’altro. Una collaborazione vera e propria, nella quale la complicità tra i due sfocia in una scaletta esplosiva, con una partenza un po’ goffa e una cover poco riuscita (il classico Just A Gigolo) che frena, in parte, un crescendo ottimamente studiato.
Una scenografia all’apparenza semplice, ma comunque ben curata, è il teatro nel quale Dalla e De Gregori riarrangiano, e in alcuni casi stravolgono, i brani del loro repertorio. Nuvolari, Generale, L’Anno Che Verrà, Viva L’Italia, Buonanotte Fiorellino, Rimmel, Santa Lucia, 4 marzo 1943, L’Agnello di Dio sono solo alcune delle canzoni suonate nelle due ore e mezza di concerto.
Il Work In Progress di Lucio Dalla e Francesco De Gregori è un’esperienza che, onestamente, vale la pena vivere almeno una volta: al contrario del tour Banana Republic, dove i musicisti si alternavano sul palco, in questo caso siamo di fronte ad una vera e propria band che ha dalla sua, oltre a dei musicisti di altissimo livello (con tanto di un Lucio Dalla che ritorna al clarinetto e al sax), un repertorio che farebbe invidia ai big della musica cantautoriale internazionale.
Nicola Lucchetta