Ottime idee alla base di Escape Artists, il debutto dei milanesi Detroit per Wynona Records. I brani ci sono e il gruppo ha a suo favore la capacità di variare in essi il ritmo, proponendo parti ed arrangiamenti molto intricati per il genere. L’unico limite è il fatto che i nostri spesso non sono in grado di graffiare e “far male”: quando un urlo non avrebbe sfigurato, il cantante Mike decide di optare per una via melodica poco redditizia. Pochi difetti per la giovane band lombarda, ma i tanti punti a loro favore ci fanno pensare che in futuro avranno qualche possibilità di sfondare.