Metalcorazzo ruffiano e ottimamente prodotto: questo in poche parole Autumn, EP di esordio dei romani Psychic Jail. Cinque brani che, escludendo un capitolo discutibile (la ballad Nights), non deludono: growl, ritornelli melodici, chitarre pesanti ed elettronica (synth e beat digitali) sono le direttive dentro le quali si muove il quintetto. Per certi versi una band che può essere definita come una versione più estrema degli inglesi Enter Shikari, gli Psychic Jail hanno il pregio di non toppare il loro debutto: un nome da tenere d’occhio, anche grazie ad alcune belle idee che emergono nei 17 minuti di Autumn.