I Blood Stain Child pare abbiano trovato la quadratura del cerchio: assunti un nuovo batterista, Dani, e la greca Sophia come nuova cantante, i nostri prendono la proposta del precedente “Mozaiq” e la imbottiscono di elettronica in quantità industriale. Il risultato è “Epsilon“, che è la perfetta fusione tra la proposta degli ultimi In Flames, i ritornelli dei Lacuna Coil e i beat trance che sembrano usciti da una discoteca del Nord Europa. Non è però un disco di facile assimilazione: la carne al fuoco è tanta e alcune trovate, al primo ascolto, potrebbero far storcere il naso ai più. Superato questo scoglio, è impossibile non affascinarsi al sound della band asiatica, che ha le carte in regola per diventare un vero e proprio next big thing nel panorama metal mainstream.
Nicola Lucchetta