Non si placano, a distanza di mesi, le polemiche legate al suicidio di Amy Winehouse avvenuto lo scorso 23 luglio. Questa volta a parlare è il frontman dei Pulp Jarvis Cocker: secondo lui i tabloid, soprattutto britannici, hanno contribuito in parte al decesso della talentuosa cantante.
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Il cantante ha dichiarato che il costante battage mediatico che la cantante ha ricevuto, con cadenza spesso giornaliera, la spinse ad assumere alcol e droghe; situazione che lui conosce bene, visto che la visse nel periodo di massima esplosione durante l’era Britpop degli anni Novanta. Un estratto dell’intervista che Cocker ha fatto con The Guardian: “Pare che le droghe abbiano ucciso Amy Winehouse. Io penso che l’abbia uccisa la stampa, con lo stesso peso degli stupefacenti; alla fine queste sostanze l’hanno costretta a scappare da un posto nel quale non ti senti libero e non hai pace. E può succedere che, in momenti di difficoltà, le persone decidano di assumere di droghe e alcol“.