Belli e bravi i The Wombats, di ritorno in Italia per due concerti dopo la sorprendente risposta del loro show all’I-Day Festival di Bologna dello scorso settembre. Questa volta invece ce li godiamo nel ruolo di headliner, per promuovere il nuovo album “This Modern Glitch” uscito lo scorso aprile; status meritato, visto che l’affluenza in quel di Roncade è stata più che soddisfacente.
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Dal punto di vista della setlist proposta però il trio anglo-norvegese non si è sprecato: infatti i brani proposti nell’oretta e mezza di show sono praticamente gli stessi del resto del tour. Nessuno spostamento di brani, nessuna chicca, nessuna sorpresa: meglio uno show standard ma bene oliato che uno ricco di momenti inaspettati, ma anche di intoppi. E da questo punto di vista Matthew Murphy e soci sono dei maestri, capaci di intrattenere, divertire (belli gli stacchetti proposti in alcune parti dello show, alcuni più “for fun” e altri più articolati) e soprattutto far ballare i numerosi presenti. E non solo con la famossisima “Let’s Dance to Joy Division“, piazzata in maniera quasi tattica a fine concerto, visto che il pubblico ha accolto calorosamente tutte le canzoni suonate nel corso della serata.
Sarà un caso, ma l’aver studiato al Liverpool Institute for Performing Arts (istituto diretto da un certo Paul McCartney) sembra aver dato al trio di Liverpool quella marcia in più che raramente si vede in un gruppo: anche dal vivo i brani confermano il “tiro” che li ha fatti amare in tutto il mondo negli ultimi anni, e il carisma e l’attitudine durante il concerto esplode senza freni. Non sono posati ed elegantoni come i (quasi) coetanei White Lies, passati da queste parti proprio di recente: loro sono degli animali da palcoscenico e da party. E la differenza si nota soprattutto guardando il pubblico: tanti adulti per la band di Ealing, giovanissimi per i The Wombats come non ci fosse un domani, pronti con lo zaino in spalla per una settimana (corta) di scuola che sarebbe iniziata da lì a poche ore.
L’attesa per il nuovo album, “This Modern Glitch“, arrivato nei negozi con un ritardo assurdo, è stata ripagata da un tour di grandissimo successo: se tutte le date fossero state come quella di Roncade, ragazzi, siamo di fronte ad una di quelle band da non perdere per gli amanti dell’indie rock britannico più scanzonato.
In apertura un djset molto brit-oriented e gli interessanti Team Me: reduci da un concerto a Pordenone la sera prima, gli scandinavi hanno scaldato per bene il pubblico, in un set della durata di circa mezz’ora nel quale molti sono stati gli echi degli Arcade Fire. Giovani ma già capaci di bruciare le tappe.
Setlist Wombats: Our Perfect Disease, Kill the Director, Girls/Fast Cars, Jump Into The Fog, Patricia the Stripper, Schumacher the Champagne, Techno Fan,
Last Night I Dreamt…, Backfire at the Disco, 1996, Little Miss Pipedream, Moving to New York, My First Wedding, Tokyo (Vampires & Wolves), Anti-D, Walking Disasters, Let’s Dance to Joy Division
Nicola Lucchetta