Il nuovo album dei Nerd Follia, “Logout!”, è uscito negli ultimi giorni del 2011 e ci ha consegnato in dote un giovane e interessante combo di origini milanesi. Tanto vicini a certe sonorità anni Ottanta, quanto influenzati dall’era moderna, il quintetto ci ha presentato la sua ultima fatica in questa breve intervista.
Potreste parlarci brevemente del progetto Nerd Follia?
Ciao, i Nerd Follia nascono dalle costole di band che suonavano punkrock, spinti dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, di sperimentare un po’. Siamo passato dall’emo vecchio stampo, a pezzi dal sapore indie rock britannico, fino ad arrivare al mix che siamo ora, grazie alle contaminazioni permesse dai synth e dall’elettronica in genere.
Come è nato il vostro nuovo album Logout?
E’ nato dopo una lunga fase di preproduzione, avevamo in cantiere circa una ventina di pezzi, e ci siamo ritrovati ad avere in mano molti brani anche di generi differenti. Non ci piace molto catalogarci in generi, e ci piace nel comporre l’influenza di musica di diverso tipo che segua anche i gusti personali di ogni membro. Il problema è arrivato quando dovevamo effettivamente scegliere quali pezzi mettere nell’album. Abbiamo optato per i pezzi che più erano in linea con il re concetto di questo album: logout, sloggati. Ogni canzone rappresenta un lato perverso della rete e di come questa sta influenzando la nostra vita.
Perché la scelta di mescolare lingua inglese e italiana? E come mai avete scelto di parlare di fatti tipicamente italiani (come su Le Cocktail) utilizzando la lingua d’Albione?
Innanzitutto devo confessarti che sono andato a cercare in lingua d’Albione su Google, per poi capire che si tratta dell’inglese. Beh, premettendo che la canzone “Le Cocktail” è in italiano, forse ti riferisci a “2083 Milano Fashion Week”, che in realtà non tratta di fatti esclusivamente milanesi. Nel caso specifico di quella canzone, il testo è puramente uno scherzo, un immaginarsi un futuro dove la tecnologia ha preso il sopravvento anche sulla creatività e la moda diventa un sito Internet. Ora però, mai dato un’idea per una nuova canzone: un bel brano in inglese che racconti di Milano, cìo che la gente di tutto il mondo possa ascoltare aneddoti della nostra città.
La vostra musica è radicata sia nel sound del passato, ma con un occhio di riguardo anche al presente. Vi sentite più figli degli anni Ottanta o dell’era moderna?
In realtà siamo più figli dell’era moderna, basti pensare che questa benda è nata mandandosi MP3 di idee via e-mail. Non siamo dei nostalgici, ci piace innovare, innovarci e chi innova. Il fatto che nel disco si sentano molti suoni di stampo anni 80, è dovuto al semplice fatto che quei suoni ci piacciono molto, e quindi li usiamo.
I vostri progetti di promozione del nuovo album? Pensate anche di lavorare all’estero?
Abbiamo girato 2 videoclip, di due pezzi in inglese WWRevolution e LOGOUT, abbiamo in programma di girare un altro video, di una canzone in italiano, poi si vedrà. Vogliamo fare più video possibili perché crediamo sia un ottimo modo per far conoscere la propria musica. È uno strumento che ti permette di comunicare molto di più e molto più efficacemente, rispetto alla semplice traccia caricata su un sito Web. Per l’estero, non ci speriamo molto e per questo siamo nelle mani del nostro nuovo management Mainstream Revolution. Crediamo che all’estero la nostra musica possa piacere ed essere capita.
Nicola Lucchetta