Atmosfere morbide ed eteree per Ancher, formazione veneta che debutta con il suo “Verdelegno”. Un album che nasce “dopo un periodo di prove bucoliche sui prati delle colline veronesi”, catturando i suoni e i silenzi della natura circostante. Sensazioni e colori trasformati in musica.
Il lavoro non si presta a un ascolto distratto o al sempre più comune fast-listening. I brani sono costruzioni elaborate in cui l’ampia strumentazione appare libera di esprimersi, senza perdere mai l’orientamento. Il tutto produce un delicato contenitore di suoni e soluzioni che si discostano dalle produzioni convenzionali. Un affascinante esempio di cantautorato made in Italy, che fornisce un contatto non solo immaginario con il paesaggio. Il disco è protetto da una confezione realizzata artigianalmente con legno di pino timbrato a fuoco, che favorisce un legame sensoriale con l’esterno anche attraverso il tatto.
Riccardo Rapezzi