I Blessed By A Broken Heart sono tornati nei negozi in questi giorni con il nuovo lavoro “Feel The Power“, con il quale puntano a far felici sia i fan dell’heavy metal “old school”, sia i più giovani, con un interessante mix di vecchio e nuovo. Abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere con il chitarrista/seconda voce della band canadese Sam Ryder, l'”ultimo acquisto” entrato in lineup nel 2010 in tempo per registrare la nuova fatica.
Sono passati quattro anni tra “Pedal To The Metal” e “Feel The Power”. Cosa avete fatto in questo periodo?
Abbiamo fatto lunghi tour in Regno Unito, Europa, Stati Uniti, Asia e Australia. Le canzoni sono state scritte nei tour bus durante i day-off, dove abbiamo anche registrato delle demo, e via mail. E’ un disco che è nato in giro per il mondo, anche perché altrimenti sarebbe stato difficile lavorarci insieme, visto che viviamo sparsi tra Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Per assurdo un incidente ha accelerato i tempi di lavorazione: nel 2010 infatti il nostro tour bus si ruppe e fummo costretti a fermarci ad Albuquerque per due settimane, a casa di Tony (Gambino, cantante, ndr). In quel breve periodo, nel quale abbiamo fatto dei lavoretti per guadagnare dei soldi, abbiamo perso alcuni concerti ma, in compenso, è nato lo scheletro del nostro nuovo lavoro. “Feel The Power” è il nostro primo lavoro per Rude Records, una label che ci ha aiutato moltissimo nel superare i nostri ostacoli. Inoltre tra di noi si è creato un vero e proprio rapporto di fiducia: abbiamo carta bianca in fase di songwriting, e noi ci impegniamo a non interferire nel loro lavoro.
La vostra musica è una fusione tra suoni “old school” e moderni. Non credi che la vostra proposta si avvicini a quanto avrebbero voluto fare gli Avenged Sevenfold? E non avete mai valutato di diventare un vero e proprio gruppo hard rock?
Premesso che ritengo gli Avenged Sevenfold una grandissima band e adoro il loro album “City Of Evil“, penso che le nostre intenzioni iniziali, pur essendo molto simili alle loro in origine, hanno poi generato due risultati diversi e, nello specifico, due differenti band. Come Blessed By A Broken Heart stiamo seguendo un percorso che ci porterà ad essere una hard rock band nel corso degli anni. Abbiamo ancora diversi elementi pesanti nella nostra musica, infatti abbiamo voluto fare un lavoro di transizione ancora collegato a “Pedal To The Metal“. Scriviamo musica per noi stessi, ma chiaramente non abbiamo voluto far aspettare troppo i nostri fan, che già attendevano da quattro anni il nostro nuovo lavoro. E’ stato un percorso intermedio necessario, perché una rivoluzione a livello di sound avrebbe portato a deludere parte della nostra fanbase. Mi chiedo sempre, però, se il nostro prossimo lavoro sarà più vicino all’hard rock/metal, e la risposta è “sì, lo sarà”.
I vostri piani futuri? Pensate di andare in tour con band hardcore o di staccarvi dalla loro scena? E state pianificando una tappa in Italia (magari come apertura di Guns N Roses e Motley Crue, che saranno dalle nostre parti a giugno)?
E’ da anni che stiamo cercando di “staccarci” da questa scena, ma in passato abbiamo trovato molte difficoltà e attriti collegati alle nostre radici iniziali. Questa volta però le cose andranno diversamente. In Italia? Sarebbe bello: organizzaci una data e verremo dalle vostre parti più che volentieri!
Nicola Lucchetta