Damon Albarn sembra pronto a mettere la parola fine ai due progetti che lo han reso famoso a livello mondiale: Blur e Gorillaz, secondo quanto dichiarato dal cantante al quotidiano The Guardian, sarebbero infatti destinati a diventare storia entro la fine del 2012. Nel corso dell’intervista, però, sono emerse tutte quelle contraddizioni che ormai sono il leitmotiv di ogni dichiarazione rilasciata dall’influente musicista da diversi mesi.
Nel caso dei Gorillaz, recentemente tornati alla ribalta con il singolo “Do Ya Thing?“, scritto con Andre 3000 degli Outkast e James Murphy degli LCD Soundsystem per la marca d’abbigliamento e calzature Converse, il progetto sembra aver raggiunto in studio la sua naturale conclusione con l’ultimo “Plastic Beach“, di comune accordo con il cofondatore Jamie Hewlett. Non sono esclusi quindi sporadici ritorni come avvenuto con “The Fall“, album registrato nel corso del tour statunitense del 2010, o esibizioni live come quella che li vedrà protagonisti all’Heineken Jammin Festival l’8 luglio come Gorillaz Soundsystem.
Gorillaz – Clint Eastwood on MUZU.TV.
Più “grave” la situazione per i Blur: per l’influente quartetto brit pop inglese il capitolo conclusivo potrebbe essere il concerto ad Hyde Park per celebrare la fine delle Olimpiadi. Nessun disco in studio quindi, in un’affermazione che contrasta con quanto detto dai suoi colleghi. Per il gruppo che lo lanciò a livello mondiale, Albarn spende qualche parola in più: “No, non credo suoneremo altri live dopo quello di Hyde Park. Le difficoltà sono emerse perché il bassista Alex James e il batterista Dave Rowntree non sono più musicisti a tempo pieno.. è stato difficile per loro riconnettersi. La magia dal vivo resta comunque, non lo nego, ma registrare nuovo materiale è diventata una cosa molto difficile“. Una frase, però, sembra voler smentire quanto il cantante pensa: “Ogni volta che pianificavo qualcosa, e che ero sicuro sarebbe successa, bene, alla fine non si è mai realizzata“.
Si fa ancora meno chiaro il futuro dei Blur, grazie anche alle contraddittorie dichiarazioni dei suoi componenti. Un come-back che, al momento, vedrà la band esibirsi nel corso dell’estate per due concerti in Scandinavia, oltre alla già citata data ad Hyde Park del 12 agosto.