Chi si aspettava un lavoro imperdibile dagli Axewound, vera e propria armata brancaleone fondata da Matt Tuck dei Bullet For My Valentine (che ha reclutato membri di Cancer bats, Glamour Of The Kill, Rise To Remain e Pitchshifter), può tornare a casa con la coda tra le gambe: “Vultures” non è altro che un compitino costruito ad hoc per il mercato britannico, l’unico nel quale un combo del genere potrebbe ottenere un minimo di feedback. Non bastano infatti una performance da paura di Liam Cormier (il cantante dei Cancer Bats vero punto a favore dell’act), un singolo azzeccato (per quanto ruffiano, “Cold” ha un suo perché) e delle parti interessanti messe qua e là (casualmente tutte concentrate nella prima parte della tracklist): alla conta finale, “Vultures” più che un album di protagonisti di un genere sembra un piccolo capriccio di cinque professionisti che si sono trovati in studio con delle idee poco chiare in testa.
Nicola Lucchetta