Gli Yellowcard saranno in Italia giovedì 21 febbraio per la loro unica data italiana all’Orion Club di Roma. Il gruppo statunitense, tornato nei negozi lo scorso agosto 2012 con il loro ultimo disco “Southern Air“, sta aspettando da tempo la data nella Capitale, città che non hanno mai toccato nei tour passati. E’ lo stesso Ryan Key, che abbiamo raggiunto pochi giorni fa via mail per un veloce botta e risposta, ad esprimere l’attesa sua e dei suoi compagni di band per il loro primo live nella Città Eterna.
Ci siamo già sentiti ad agosto 2013, nel giorno di pubblicazione di “Southern Air”. Dopo alcuni mesi, come è stato recepito da fan e stampa il vostro disco e il tour di supporto?
“Southern Air” è stato accolto in maniera positiva e ciò ci ha reso fieri di quanto abbiamo fatto. La reazione online e ai concerti è stata di una positività schiacciante. Sono tutti feeling indimenticabili, soprattutto se consideri il duro lavoro che hai dedicato per la registrazione di questo lavoro. Il tour sta andando bene, e credo continuerà per tutto il 2013. E’ un crescendo: i concerti stanno diventando migliori e sempre più importanti e visiteremo posti che non abbiamo mai calcato in passato.
Quella del 21 febbraio sarà la vostra prima data a Roma. State pensando di passare il vostro day off del 20 febbraio nella Capitale? E’ una città che hai mai avuto occasione di visitare?
Roma è proprio un esempio di quanto ho detto prima: quella del 21 febbraio sarà la nostra prima volta a Roma e siamo eccitati a riguardo. Il 19 suoneremo a Vienna e per arrivare a Roma ci aspetta un lungo viaggio in tour bus. Faremo di tutto per trascorrere più tempo possibile in città. Ho sempre voluto visitare Roma, e l’occasione di suonare un concerto rock in una città che offre affascinanti paesaggi e panorami è stupendo.
“Southern Air” è un disco ricco di collaborazioni. Come siete entrati in contatto con la cantante dei We Are The In Crowd Tay Jardine?
Siamo parte della stessa etichetta (Hopeless Records, ndr) e abbiamo suonato più volte insieme: non è stato difficile entrare in contatto con lei. Ritengo Tay una bravissima cantante ed è stato divertente lavorare con lei. Siamo felici che lei sia diventata parte del nostro disco.
E cosa mi dici della collaborazione con Patrick Stump dei Fall Out Boy? Come hai accolto la notizia del loro ritorno?
Io e Patrick abbiamo semplicemente scritto il testo e la melodia di “Here I Am Alive” e, come con Tay, è stata un’esperienza importante e che mi ha ispirato molto nel modo di lavorare. Se devo essere sincero, la notizia del loro ritorno la sapevo già da tempo, ma comunque l’annuncio mi ha colpito in maniera positiva. Sono stati e sono tuttora un nome di rilievo nel nostro genere, è bello rivederli in giro.
Il vostro tour, al momento, terminerà in Messico il 23 marzo. Quali sono i vostri programmi futuri?
Prima di tutto una pausa subito dopo il tour in Messico. Poi torneremo con un nuovo tour internazionale che dovrebbe iniziare alla fine di maggio. Abbiamo in programma diverse cose eccitanti per il 2013..