“Non ci vediamo quando siamo in tour“: sarebbe questa la ragione principale della lunga carriera professionale dei Depeche Mode che, pur minata da diverse turbolenze interne (una tra tutte, i problemi di tossicodipendenza di Dave Gahan risolti a metà anni Novanta), dura ormai dal 1980, anno nel quale la band si formò a Basildon, città poco distante da Londra. A spiegare questo retroscena è stato Martin Gore, in una conferenza stampa che si è tenuta al SXSW di Austin (Texas), rassegna alla quale la band ha partecipato per la prima volta.
“Non stiamo in contatto costante dopo un tour, ci parliamo solamente ogni quattro-sei mesi“, avrebbe dichiarato Gore, che nella stessa conferenza stampa ha affermato che si è ritrovato insieme ai colleghi Dave Gahan e Andy Fletcher per la stesura di “Delta Machine” perché i tempi erano diventati maturi.
Al loro debutto nella più importante fiera dell’enternainment mondiale, in un tour promozionale in Nord America che li ha visti anche esibirsi al David Letterman Show, Gahan ha rivelato dei retroscena sulla sua dipendenza dall’eroina: “Ora sono pulito, ma è una cosa lenta e devi avere un forte desiderio di voler cambiare. Negli ultimi quindici anni la mia vita è cambiata in meglio, vivo tutto in un diverso punto di vista. Adoro la sfida di lavorare ed essere un padre e marito“.
Come già annunciato, “Delta Machine” sarà nei negozi dal 22 marzo; saranno ben due le date italiane inserite nel tour mondiale di supporto alla nuova fatica, che si terranno il 18 luglio allo Stadio San Siro di Milano e due giorni dopo, il 20, allo Stadio Olimpico di Roma.