In un’altra (grande) nazione, un gruppo come i Litfiba sarebbe diventato patrimonio nazionale, Piero Pelù apparirebbe nella top ten delle classifiche dei migliori frontman di sempre una volta sì e l’altra pure e Gianni Maroccolo sarebbe annoverato tra i più importanti bassisti rock degli ultimi tre decenni, al pari di un Mani (Stone Roses, Primal Scream), di un Peter Hook (Joy Division, New Order) e di un Paul Simonon (The Clash). Ma, essendo nati e cresciuti in Italia, l’unico punto di discussione dopo il loro concerto di Padova (il secondo dopo la residency all’Alcatraz di Milano) è quale sia la migliore tournée rock italiana degli ultimi anni tra questa, il tour Colpo di Coda (sempre loro) e Fronte Del Palco di Vasco Rossi. Tutto questo per dire una cosa: non perdetevi nella maniera più assoluta “Trilogia 1983-1989”.
Rispetto ai tre concerti milanesi raccontati nelle scorse settimane (30 gennaio, 31 gennaio e 24 marzo) non c’è nessuna variazione di sorta da segnalare: l’ossatura della scaletta è la stessa delle altre esibizioni, con meno tagli rispetto al precedente concerto di Bologna, e, escludendo una dichiarazione sul nuovo Papa nell’introdurre “Santiago“, anche gli intermezzi tra un pezzo e l’altro sono stati più o meno simili. Un copione destinato a ripetersi per altre serate, ma che racchiude in sé alcuni dei migliori capitoli della new wave italiana, riproposti da quattro “vecchietti” (con la staticità ormai cronica di Ghigo compensata dal carisma senza limiti di Piero Pelù) e un sorprendente Luca Martelli alla batteria capace di dare più impatto a dei brani senza tempo. “Un concerto della madonna“, sicuramente apprezzato da un pubblico delle grandissime occasioni composto principalmente da over 30, ma anche da alcuni giovani che, molto probabilmente, in quegli anni non erano neanche nati.
Nota di colore: Giorgio Canali, reclutato dalla band come fonico a pieno compimento del concept nostalgia (ricoprì quel ruolo per conto dei fiorentini già nella seconda metà degli anni Ottanta), è stato avvistato diverse volte tra il pubblico prima del concerto ed è stato praticamente ignorato dai numerosi presenti. Ah, ed è stato anche autore di un lavoro inattaccabile: pur con volumi eccessivi, i suoni sono stati eccellenti.
Setlist Litfiba: Eroi nel vento, Tziganata, La Preda, Transea, Istanbul, Guerra, Versante Est, Apapaia, Ballata, Elettrica danza, Re del silenzio, Gira nel mio cerchio, Cane, Ferito, Louisiana, Il Vento, Santiago, Paname, Ci Sei Solo Tu, Corri, Amigo, Resta, Tex