A due anni dal loro debutto discografico, la pop band statunitense This Century torna nei negozi con il nuovo Biography Of Heartbreak, il secondo capitolo della loro carriera e il primo per l’etichetta Rude Records, label italiana che ne cura la distribuzione a livello mondiale. In occasione della nuova release, abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere via email con il bassista Alex Silverman, che ci ha raccontato la scrittura del loro nuovo disco e i piani per l’imminente futuro.
Pubblicherete il nuovo disco Biography Of Heartbreak il 14 maggio. Puoi raccontarci qualche dettaglio sulla stesura e la registrazione?
Tutto il processo di scrittura è stato divertente. Siamo stati influenzati da diversi grandi autori pop come Max Martin (quello di It’s My Life di Bon Jovi) e Dr Luke, che invece ha scritto buona parte dei successi di Katy Perry. Abbiamo scritto moltissime idee cercando di scrivere sempre qualcosa .che fosse migliore di quanto steso appena prima. Alla fine abbiamo preferito dare spazio ad uno stile e a delle atmosfere coese ed energiche. Lavorare con Colby Wedgeworth è stato bellissimo, è un gran produttore e capisce cosa stiamo provando a fare. Ci sono diverse parti per noi relativamente nuove, ed è stato divertente collaborare con Colby anche per queste cose.
Slow Dance Night è il vostro primo singolo. Come mai avete scelto questa canzone e perché, per lanciarla, avete usato una campagna Pay With A Tweet?
Abbiamo scelto quella canzone perché incapsula le perfette vibrazioni che si sentono nel resto del disco. Per promuoverla abbiamo scelto quella campagna perché riteniamo fosse il miglior modo per far ascoltare facilmente ai nostri fan il brano. Più facile è meglio.
Siete una giovane band cresciuta in un’ambiente influenzato dai social media. Cosa pensate di reti come Facebook e Twitter e il loro utilizzo da parte delle band emergenti? Il passaparola digitale funziona o no?
I social media giocano un ruolo enorme nelle nostre vite: ci permettono di entrare in contatto con i fan e di comunicare con loro più facilmente. Per noi ha aperto incredibili opportunità di farci conoscere anche all’estero e di creare delle vere e proprie fan base anche al di fuori degli Stati Uniti. Alla luce di tutto ciò sì, i social media come passaparola funzionano.
Biography Of Heartbreak sarà distribuito dalla Rude Records e Eighty One Twenty Three in giro per il mondo. Come mai avete scelto di firmare un diverso accordo per il mercato mondiale con Rude Records?
Abbiamo incontrato i ragazzi di Rude Records durante la nostra ultima serie di concerti in Europa. Sono gente che collabora e i più simpatici ragazzi che abbiamo incontrato. Abbiamo alle nostre spalle una grande squadra con la quale lavoriamo e siamo felici di quanto fatto finora. Per gli Stati Uniti, invece, abbiamo deciso di autoprodurci con l’aiuto, chiaramente, del nostro management.
Quando inizierete a promuovere il nuovo disco? E i vostri piani per il tour?
Abbiamo già iniziato la promozione: stiamo facendo un piano nel quale pubblichiamo ogni giorno un nuovo brano, al quale agganciamo un contenuto inedito. Per il tour stiamo ancora definendo i piani: al momento abbiamo in programma solamente un tour di sette settimane con i The Maine. Sarà fantastico!
Siete in tour praticamente dal momento della nascita del gruppo. Pensate di prendere una lunga pausa dopo il ciclo promozione-tour per Biography Of Heartbreak?
E’ difficile da dire, ma amiamo stare in tour. E penso che nel nostro immediato futuro ci sia solo l’ipotesi di andare in tour il più possibile appena il disco sarà nei negozi.