Da reginetta del candy pop nel ruolo di Hannah Montana a nuova icona della trasgressione: si aggiunge un nuovo capitolo nel nuovo percorso stilistico di Miley Cyrus, che sta dimostrando di voler rompere nettamente con il (recente) passato legato al mondo Disney. Nelle ultime ore la Cyrus ha infatti ammesso di fare un riferimento alla droga sintetica MDMA nel testo del suo ultimo singolo We Can’t Stop, già oggetto di discussione per i diversi contenuti provocanti presenti. Il nome non viene citato direttamente, ma come Molly, tipico dello slang statunitense: vista l’assonanza con il nome dell’artista, il suo ufficio stampa aveva fatto intendere in un primo momento che tutto questo era frutto di un’errata interpretazione. Nelle ultime ore, però, è stata la stessa popstar ad aver confermato, seppur non in maniera diretta, la presenza dell’MDMA nel testo del suo ultimo singolo.
Di seguito un breve estratto della dichiarazione fatta al Daily Mail: “Dipende da chi ha fatto cosa. Se hai dieci anni è Miley, e se hai un’idea di cosa sto parlando hai capito. Volevo che questo pezzo andasse in radio e mi sono ritrovato a doverlo riarrangiare molto. Non credo che la gente debba impiegare molto tempo a capire che sono cresciuta: basterebbe prendere, digitare il mio nome su Google e vedere costa sto facendo. E capisci cosa voglio dire realmente nel testo“.