Primal Scream Bobby Gillespie paragona i festival a dei centri commerciali

Il cantante dei Primal Scream Bobby Gillespie lancia una provocazione nei confronti dei moderni festival estivi, definendoli un’entità simile a dei centri commerciali. Ironicamente, l’annuncio è stato fatto poche ore prima del concerto da headliner a Kendal Calling, rassegna comunque elogiata, insieme ad altri piccoli festival britannici, per essere un contenitore coraggioso nel delineare la sua lineup. Di seguito parte della sua dichiarazione: “Quando penso ad un festival, mi vengono in mente quelli degli anni Sessanta e Settanta, quando i gruppi avevano la possibilità di esprimere sé stessi un po’ di più. Oggi l’aria che si respira è quella dei centri commerciali. Le persone vogliono i marchi. Vogliono Adidas, TK Maxx, Yo Sushi. Vogliono quello che conoscono del marchio, non vogliono nulla di diverso. Per me i festival sono posti dove i gruppi possono sperimentare e sfidare il pubblico, non delle vetrine per dei greatest hits. Lo spazio per le hit deve esserci, ma mi piace quando i musicisti vanno un po’ fuori dall’ordinario e ti portano altrove. Il problema è che molti sono spaventati dal prendere dei rischi e tutto questo viene dimostrato dalla loro musica“.

Gillespie si è anche sbilanciato in alcune critiche al recente show a Glastonbury, nel quale suonò con i Primal Scream prima dei suoi idoli Rolling Stones. “Eravamo lontani dal pubblico“, ha affermato il cantante, “circa cinquanta piedi. Troppo distante. Non sentivo la connessione con loro. Ma eravamo obbligati a suonare pezzi da More Light, già difficili da proporre in un contesto come Glastonbury, davanti ad un pubblico diverso dagli altri festival“.

I Primal Scream, inizialmente confermati nel ruolo di headliner al poi annullato A Perfect Day, si esibiranno nel nostro Paese a Milano il prossimo 20 novembre.

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Primal Scream Bobby Gillespie paragona i festival a dei centri commerciali

Il cantante dei Primal Scream Bobby Gillespie lancia una provocazione nei confronti dei moderni festival estivi, definendoli un’entità simile a dei centri commerciali. Ironicamente, l’annuncio è stato fatto poche ore prima del concerto da headliner a Kendal Calling, rassegna comunque elogiata, insieme ad altri piccoli festival britannici, per essere un contenitore coraggioso nel delineare la sua lineup. Di seguito parte della sua dichiarazione: “Quando penso ad un festival, mi vengono in mente quelli degli anni Sessanta e Settanta, quando i gruppi avevano la possibilità di esprimere sé stessi un po’ di più. Oggi l’aria che si respira è quella dei centri commerciali. Le persone vogliono i marchi. Vogliono Adidas, TK Maxx, Yo Sushi. Vogliono quello che conoscono del marchio, non vogliono nulla di diverso. Per me i festival sono posti dove i gruppi possono sperimentare e sfidare il pubblico, non delle vetrine per dei greatest hits. Lo spazio per le hit deve esserci, ma mi piace quando i musicisti vanno un po’ fuori dall’ordinario e ti portano altrove. Il problema è che molti sono spaventati dal prendere dei rischi e tutto questo viene dimostrato dalla loro musica“.

Gillespie si è anche sbilanciato in alcune critiche al recente show a Glastonbury, nel quale suonò con i Primal Scream prima dei suoi idoli Rolling Stones. “Eravamo lontani dal pubblico“, ha affermato il cantante, “circa cinquanta piedi. Troppo distante. Non sentivo la connessione con loro. Ma eravamo obbligati a suonare pezzi da More Light, già difficili da proporre in un contesto come Glastonbury, davanti ad un pubblico diverso dagli altri festival“.

I Primal Scream, inizialmente confermati nel ruolo di headliner al poi annullato A Perfect Day, si esibiranno nel nostro Paese a Milano il prossimo 20 novembre.

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