Il bassista dei Blur Alex James ha parlato positivamente del recente tour estivo, che li ha portati anche nel nostro Paese per ben due date a Milano e Roma alla fine di luglio, ammettendo però che non ha alcuna idea di come andrà avanti il progetto. La dichiarazione è stata fatta alla rivista Daily Star a poche ore dal loro concerto da headliner allo Sziget Festival dello scorso 10 agosto, prima data nella loro carriera in Ungheria e che li ha visti protagonisti di un convincente show dalla scaletta ridotta, ed è solo l’ultima di una lunga serie di interviste fatte dal gruppo dal 2011, anno nel quale si diffusero le prime voci di un ritorno discografico.
“Posso garantirti che riceverai una risposta differente a seconda di chi e quando ti risponderà“, ha detto “Abbiamo il difetto di non capirci alla perfezione tra di noi, ma c’è comunque molto affetto in quanto stiamo facendo. Non so però quanto un’esperienza del genere potrà durare. E’ positivo perché essere oggi nei Blur significa di vivere l’esperienza come agli esordi. Non hai pressioni. Stiamo suonando i nostri migliori concerti di sempre. Ogni show è stupendo. Quando ci siamo fermati dieci anni fa, eravamo arrivati ad un punto che ognuno doveva fare le sue cose. E’ stato un momento che ha permesso alla nostra musica di continuare. Siamo contenti, adesso, quando suoniamo dal vivo“.
Alla fine di luglio venne reso noto che i Blur avrebbero lavorato al nuovo disco appena il cantante Damon Albarn terminerà il suo lavoro solista; non è da escludere che nel progetto possa trovare spazio anche una collaborazione con Noel Gallagher, l’ex Oasis che, dopo anni di battaglie mediatiche, avrebbe stretto un’importante amicizia con Albarn. Dal 2003, anno di pubblicazione di Think Tank, il quartetto londinese ha pubblicato tre singoli: Fool’s Day, The Puritan e Under The Westway.