I Beastie Boys hanno denunciato la compagnia GoldieBlox, azienda del settore del giocattolo che ha come core business l’ispirare generazioni di future ingegneri di sesso femminile, per aver utilizzato il loro brano “Girls” per un video virale. La clip, che potete vedere alla fine dell’articolo, presenta un trio di bambine intente nel costruire una Macchina di Rube Goldberg e ha ottenuto, nel giro di poco più di una settimana, oltre otto milioni di visualizzazioni su YouTube. La scelta del brano come motivo portante in una versione riarrangiata non è stata casuale: il testo originale, infatti, parlava di donne che erano capaci di fare poche cose e, come recitato in un comunicato stampa, il video invece “mostra ragazzine intente in attività ben oltre quanto la canzone dei Beastie Boys poteva loro permettere“.
La causa intrapresa dai Beastie Boys non è però per diffamazione, poiché gli stessi si scusarono per il testo “misogino” più volte in passato, ma per un utilizzo non consentito di un loro pezzo: vista la veloce diffusione del video, i due membri sopravvissuti del gruppo hanno considerato il video come una vera e propria campagna pubblicitaria. Mossa in contrasto con quanto scritto nel testamento di Adam Yauch, e cioè l’esplicito divieto di utilizzare dei loro brani per ogni forma di pubblicità.