L’ex cantante dei Lostprophets Ian Watkins si è dichiarato colpevole di accuse di violenza sessuale. La vicenda legale che ha coinvolto il trentaseienne britannico, che ha sconvolto il sestetto gallese al punto di costringere gli altri colleghi ad annunciare lo scioglimento, è stato reso pubblico lo scorso dicembre 2012, quando Watkins venne arrestato insieme ad altri complici per una serie di illegalità, tra cui il già citato tentativo di stupro, la pianificazione di un’azione sessuale con un bambino e la detenzione di materiale pedopornografico.
Inizialmente dichiaratosi estraneo da ogni accusa, nella giornata di oggi il musicista si è assunto ogni responsabilità di fronte al Tribunale di Cardiff per undici accuse, ritenendosi però estraneo da quella di stupro. “Ha accettato di essere e aver commesso atti di pedofilia“, ha affermato l’accusa alla corte. La sentenza definitiva arriverà il 18 dicembre.
I colleghi dei Lostprophets, gruppo formatosi nel 1997 e scioltosi durante il 2013, hanno rilasciato un comunicato sulla vicenda, mettendo la parola fine all’esperienza Lostprophets: “Dopo un anno di sofferenza, ci sentiamo pronti per annunciare pubblicamente ciò che abbiamo preferito tenere privato per del tempo.. non suoneremo più e non ci presenteremo in giro come Lostprophets“.