Non è la prima volta che Roger Waters si schiera apertamente contro i comportamenti di Israele nei confronti dei cittadini palestinesi: la presenza della Stella di Davide nel maiale gonfiabile presente sul suo ultimo tour negli stadi è la ciliegina sulla torta di un attrito che dura ormai da un anno, e iniziato lo scorso novembre 2012 quando il musicista inglese accusò in un incontro presso le Nazioni Unite lo Stato di Israele di crimini di guerra. Nella giornata di oggi, Waters ha rincarato la dose, paragonando le politiche del governo israeliano a quelle dei Nazisti. Una dichiarazione forte, fatta per spiegare il suo boicottaggio della regione: “La situazione in Israele e Palestina, con l’occupazione, la pulizia etnica e l’apartheid da parte del regime israeliano è inaccettabile. Non avrei suonato per il Governo di Vichy nella Francia occupata della seconda guerra mondiale, non avrei neanche suonato a Berlino in quegli anni. Ci sono molte persone che pensano che l’oppressione degli ebrei non sia limitata al periodo dal 1933 al 1946. Non è una novità. Questa volta però di mezzo ci sono anche dei palestinesi assassinati“.
A fronte di una accusa così pesante, è arrivata nel giro di poche ore la risposta da parte del rabbino Shmuley Boteach, tramite le pagine del New York Observer: “Signor Waters, i nazisti sono stati un regime che ha ammazzato sei milioni di ebrei. Avere l’audacia di paragonare gli ebrei a coloro che li hanno ammazzati dimostra che lei non ha decenza, cuore e anima. Si è umiliato da solo paragonando i sei milioni di martiri, tra cui ci sono circa un milione e mezzo di bambini morti nelle camere a gas, a organizzazioni terroristiche come Hamas, la cui intenzione è quella di eliminare Israele dalla mappa“.
Secondo quanto riferito nelle ultime ore dal Daily Mail, Waters avrebbe risposto pochi minuti dopo a Boteach: “Non conosco il rabbino Boteach, e non sono preparato in un incontro verbale con lui. Voglio solo dire questo: non ho niente contro gli ebrei o Israele, e non sono antisemita. Critico le politiche del governo di Israele nei territori occupati e Gaza. Sono immorali, non umane e illegali. Continuerò la mia protesta non violenta fino a quando Israele continuerà con queste politiche“.