La cantante degli Evanescence Amy Lee ha citato in giudizio l’etichetta Wind-Up Records, secondo quanto dichiarato nelle ultime ore dal magazine TMZ. Alla base della denuncia, che vede coinvolta la band statunitense e quella label che ha pubblicato i loro tre studio album (l’ultimo omonimo lavoro risale al 2011), dei diritti non liquidati per un’ammontare vicino al milione e mezzo di dollari e, soprattutto, la scelta di affiancare al gruppo dei promoter non validi che avrebbero sprecato buone idee. Al momento però mancano dei riscontri ufficiali dal management del gruppo: sull’argomento non è stato rilasciato infatti alcun comunicato stampa.
L’evento che avrebbe scatenato il tutto sarebbe la cessione, avvenuta nel mese di novembre, di una buona parte del catalogo della Wind-Up Records a Bicycle Music Company, Concord Music Group e diversi affiliati: l’accordo prevedeva la cessione dei diritti anche per i tre dischi degli Evanescence, che nell’arco di un decennio hanno venduto in tutto il mondo venticinque milioni di copie.
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