Il bassista dei Pink Floyd Roger Waters è stato ospite nella giornata di oggi delle cittadine laziali Aprilia e Anzio. Il musicista inglese è stato infatti l’invitato d’onore di una cerimonia commemorativa del settantesimo anniversario della morte del padre Eric Fletcher Waters, caduto nei combattimenti che si sono susseguiti dopo lo sbarco alleato ad Anzio del 22 gennaio 1944.
Roger Waters, presente in città già da ieri (avrebbe visitato in forma privata il Fosso Della Molletta, dove il padre sarebbe stato assassinato dai tedeschi quando il musicista aveva solo cinque mesi), ha ricevuto un omaggio dagli studenti delle scuole della cittadina di Aprilia e, dopo aver inaugurato un monumento realizzato in memoria del tragico eccidio, ha risposto alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa. Tra le risposte, nelle quali ha parlato anche del successore di “Amused To Death”, spicca quella ad una domanda sui muri ancora da abbattere: “Tutti quelli dove c’è ancora un conflitto“, ha detto Waters. “Penso alla Palestina, alla Siria. Deve esserci un confronto globale tra forze politiche ed istituzioni“.
Ad Anzio, invece, Waters si è limitato a ricevere la cittadinanza onoraria all’interno di una cerimonia alla quale erano presenti pochi invitati. Di ritorno a Roma, come annunciato dal quotidiano Il Messaggero, Waters avrebbe ringraziato le cittadinanze di Anzio ed Aprilia (“Certamente tornerò qui, il benvenuto è stato straordinario“) e il veterano di guerra Harry Shindler, ultranovantenne che avrebbe ricostruito gli eventi in vista dell’anniversario ed organizzato in prima persona l’intera cerimonia.