Rufus Wainwright La reazione alle polemiche dei gruppi cattolici per la sua presenza a Sanremo

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A poche ore dalla sua presenza al Festival Di Sanremo, in programma per domani sera, Rufus Wainwright commenta in maniera negativa la reazione di una minoranza cattolica conservatrice, che nei giorni scorsi ha criticato la scelta degli organizzatori di ospitare l’autore della canzone “Gay Messiah”, ritenuta un brano blasfemo ma che in realtà rappresenta un mondo (“Molto lontano da quello italiano“, ha affermato polemicamente l’artista) nel quale omosessuali ed eterosessuali godono degli stessi diritti.

E’ triste vedere che molti membri della Chiesa Cattolica si comportano in maniera diversa dal loro leader Papa Francesco nel rispetto e accettazione di donne, gay e altre minoranze“, ha detto in un comunicato stampa lo staff di Wainwright, “non era sua intenzione colpire i sentimenti religiosi con questo pezzo. La canzone è un inno all’interno della comunità gay, al punto che il musicista è stato invitato a suonarla alla Human Rights Campaign Ball di Washington, tenutasi pochi giorni dopo il primo insediamento di Obama“.

Il musicista, che dovrebbe proporre due pezzi (“Cigarettes And Chocolate Milk” e una cover di “Across The Universe” di John Lennon), è comunque fiero di essere stato invitato all’interno del Festival di Sanremo, un minishow che farebbe conoscere la sua musica a giovani e meno giovani. Rufus Wainwright è sposato con il compagno Jorn Weisbrodt dal 2012 ed ha una figlia concepita insieme all’amica di lunga data, e figlia di Leonard Cohen, Lorca Cohen.

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