E’ uscito lunedì 30 marzo per Elastica Records “ELEM”, l’omonimo EP di debutto degli Elem. Il progetto è un collettivo audio/video composto da Loredana Antonelli, Fabrizio Elvetico, Emanuele Errante e Marco Messina e include quattro pezzi ambient nati dopo una serata d’improvvisazione presso il Centro Di Produzione D’Arte e Cultura di Napoli.
Il gruppo, che si propone di dare nuova linfa alla produzione artistica e musicale europea, si presenta ai lettori di Outune rispondendo alle nostre dieci domande; un’intervista collettiva, nel quale ognuno decide di “dire la sua”.
I tuoi tre dischi preferiti di sempre
Marco: Oggi sono: PIL – Flowers of Romance, Pink Floyd – The paper at gates of Dawn, Neu! – Neu!. Domani saranno altri tre
Loredana: Negli ultimi 10 giorni al primo posto c’è un brano: diario di un’egoista dei Tuxedomoon, amo da sempre la sinfonia No3 di Henryk Gorecki, ma per me è molto importante anche quello che vedo oltre a quello che sento dato che “suono con le immagini”
Emanuele: Pink Floyd, tutti fino a The Final Cut (incluso), The Cure – 17 Seconds, Faith, Pornography, David Sylvian – Brilliant Trees, Secrets of the Beehive
Fabrizio: Indicarne solo tre è improponibile, visto anche che amo musica di tutti i tipi e di tutte le epoche. comunque tra quelli più importanti per la mia formazione ci sono: Rapeman – Two nuns and a pack mule e in generale tutto Steve Albini. Miles Davis – Get up with It. Pierre Boulez, Structures pour deux pianos
I tuoi tre artisti / gruppi preferiti di sempre
M: Oggi sono: Brian Eno, Raymond scott, Jimi Hendrix. doamni saranno altri tre
L: Syd Barrett
E: Emanuele – David Sylvian, Pink Floyd, The Cure
F: Anton Webern, David Sylvian, Prince, ma giusto per forzatura, la lista è lunga: per esempio altro trio formato da Xtc, Bill Evans, Josquin Desprez. oppure il post punk in blocco.
Il primo concerto al quale hai assistito
M: Nuova Compagnia di Canto Popolare o Inti Illimani, non ricordo esattamente
L: Non ricordo
E: Howard Jones; prima solo qualche concerto di piazza di cui non ricordo
F: Nemmeno io ricordo esattamente, Banco del Mutuo Soccorso oppure Quartetto di Enrico Intra con Tullio De Piscopo
Il migliore concerto al quale hai assistito
M: Nirvana, Bleach Tour
L: Mmm troppo difficile, non so rispondere
E: Ex-equo: Massive Attack (100th Window tour), The Mission (Carved in Sand tour), The Cure (Kiss me Kiss me Kiss me e Disintegration tour), Peter Gabriel (Up tour)
F: Se la giocano David Sylvian nel tour di Secrets of the Beehive e gli Ambitious Lover all’epoca di Greed
Il miglior concerto che hai suonato
M: Concerto dei 99 Posse nella comunità zapatista de La Realidad (Messico)
E: Ex-equo: Santarcangelo Festival of the Arts con Mattia Casalegno (visuals), in cui ho condiviso il palco con Tim Hecker; Centro Culturale Candiani di Venezia; In Limina Orbis live con Flavio Dapiran (tromba) sul lago d’Averno; Unibeat festival a Salerno con ELEM
F: Probabilmente nel lontano 78, piazza Matteotti a Napoli gremita di gente per un comizio dei Radicali, suonavamo musica improvvisata molto estrema e dopo un po’ venne Rippa a pregarci di smettere.
Il peggiore concerto da te suonato
M: Qualche giorno fa, poco dopo la morte del mio caro amico Carlo Rossi
E: 99 Cyrcus a Fontanarosa (Av) con ELEM: al tempo stesso bello, perché quella sera eravamo sullo stesso palco con tutta la grande famiglia dei 99 Posse, e brutto, perché abbiamo iniziato alle 3 di notte e dopo 5 minuti sono arrivati i carabinieri per farci smettere
Il più importante momento della tua carriera di musicista
M: La scoperta del campionatore
E: Ex-equo: quando ho ricevuto l’email da Apegenine Records in cui mi comunicavano che il mio demo era piaciuto e che avevano intenzione di produrre il mio primo disco. Il giorno in cui Stefano Panunzi mi ha chiesto di cololaborare ad un brano del suo album A Rose insieme a Mick Karn e Richard Barbieri. Il giorno in cui Chris Hooson (Dakota Suite) mi ha chiesto di fare un disco insieme. Il 6 ottobre 2012 quando gli ELEM hanno suonato per la prima volta insieme.
F: Quando Graham Lewis degli amati Wire mi scrisse che avrebbe registrato volentieri la sua inimitabile voce su un pezzo dell’Illachime Quartet
Il punto più basso della tua carriera
M: Li ho sempre scansati con cura, almeno credo, per verifiche chiedere ad altri
L: A parte qualche sbornia fino ad oggi è andato tutto liscio
E: Speriamo non arrivi mai
F: Tanti anni fa, quando mentre io e altri avevamo cominciato a suonare musica sperimentale in una scuola, a un certo punto salì sul palco il preside per dirci che, appena avessimo finito di accordare, avremmo potuto cominciare
L’artista con il quale vorresti collaborare
M: Mi manca Stefano D Rad, vorrei tanto lavorare di nuovo con lui
L: Moby vorrei fare un visual set per lui è fantastico, adoro i suoi live… sono energia pura. Un altro mio sogno è realizzare un live visual per un concerto in onore di Henryk Gorecki
E: David Sylvian. E Franco Battiato.
F: John Lydon, anzi, Johnny Rotten. Magari tornando in Inghilterra tra il 77 e l’82
L’artista emergente sul quale scommetteresti
L: Scommetterei almeno sull’80% degli artisti che conosco e mi sembra una buona percentuale