Subsonica, il report e le foto del secret show a Treviso del 10 aprile 2015

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I Subsonica scelgono l’Home Rock Bar di Treviso per tornare in quei piccoli club che (aspetto eventuale correzione dai fan più sfegatati della band) i torinesi non cavalcano dai tempi del breve minitour del 2008. Il teatro è di quelli ghiotti: un secret show che è il primo capitolo dell’Home Festival 2015, il cui primo annuncio della lineup arriverà la settimana prossima all’interno del Fuorisalone di Milano. Un segreto che è stato tale fino a poche ore dall’evento, visto l’enorme afflusso di fan che hanno “invaso” anche gli spazi esterni del locale.

I Subsonica in un piccolo club sono una bomba, punto. Andando in controtendenza con i due secret show degli anni precedenti (Negrita e Alex Britti), i nostri arrivano e di fatto dimostrano di non avere mezze misure: portano uno show elettrico che farà diventare il locale un vero e proprio dancefloor e inoltre il loro show durerà due ore.

Praticamente un concerto completo, e non uno showcase acustico da qualche brano e ciao.

La setlist segue le linee guida di quella del tour dello scorso autunno, alla quale viene inserita qualche sorpresa, come quella “Specchio” presa dall’ultimo “Una nave in una foresta” e qui al debutto live. Non sto a ripetere cose che ho già detto sui Subsonica solo una manciata di mesi fa: per molti versi, il report della prima data del tour di Jesolo e quello di stasera sono sovrapponibili.

Ciò che ha reso speciale la serata è la location e l’evento: non capita spesso (e credo non capiterà molte altre volte) di avere la possibilità di avere i propri idoli, capaci di riempire i palasport da diversi anni, a meno di mezzo metro, e lo si vedeva dagli sguardi un misto tra estasi e delirio della prima fila, quasi esclusivamente occupata dal sesso femminile. E, da ascoltatore occasionale di drum n bass, sentire l’impatto live di pezzi come “Lazzaro”, “Aurora Sogna”, “Il Diluvio” e “Piombo” in una dimensione così raccolta è una di quelle cose che ti fa capire che l’Italia musicale non è così provinciale come molti dicono.

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