Rush, Alex Lifeson apre all’ipotesi residency per i prossimi tour

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Il chitarrista dei Rush Alex Lifeson ha aperto all’ipotesi dell’utilizzo della formula delle residency per i prossimi tour. Attualmente impegnati in R40, una serie di concerti che li vede in giro per il Nordamerica dal mese di maggio fino all’inizio di agosto, questa potrebbe essere l’ultima tournée del trio canadese, che come affermato in un’intervista al musicista inizia a sentire il peso degli anni.

Tutti e tre i membri del gruppo infatti soffrono di alcune patologie fisiche, da quelle meno gravi (la voce di Geddy Lee non è più quella di un tempo) alla tendinite cronica del batterista Neil Peart e l’artrite dello stesso Lifeson. Inoltre andare in tour a sessant’anni richiede un impegno fisico ben diverso di quando gli anni erano venti. Un lungo periodo di riposo prima di R40 avrebbe quindi fatto maturare nella testa dei Rush l’ipotesi che questo sarà l’ultimo lungo tour internazionale, aprendo quindi alla possibilità delle residency: più concerti in una stessa location (come, ad esempio, la Radio City Music Hall di New York), che limiterebbero non poco lo stress dovuto anche ai trasferimenti da una città ad un’altra.

Non è ancora stato reso noto se questa formula vedrà applicata dai Rush già nei prossimi mesi: le ultime tappe confermate ad oggi sono infatti quelle del tour ancora in corso.

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