Alla notizia di un nuovo studio album di Chris Cornell i fan di mezzo mondo hanno rizzato le antenne, memori dell’ultimo capitolo discografico “Scream” uscito nel 2009, lavoro fatto in collaborazione con Timbaland capace di raccogliere sonore pernacchie ma anche rarissimi apprezzamenti. Smessi i panni della popstar, questa volta il frontman dei Soundgarden gioca la carta facile del disco in acustico, facendo diventare il suo quarto capitolo solista una continuazione del suo live “Songbook“.
Lanciato dal singolo “Nearly forgot my broken heart”, qui messo in apertura, “Higher truth” è la convivenza tra l’anima grunge ed acustica dell’artista di Seattle, qui al lavoro con il produttore Brendan O’Brien. Un compitino onesto e niente di più che strizza l’occhio al folk, dove una delle più grandi voci degli ultimi trent’anni riesce a riscattare le ultime delusioni in studio (neanche il disco dei Soundgarden fece gridare al miracolo) grazie a brani come la title track, il già citato singolo e “Before we disappear”. E, visti i recenti precedenti, si può parlare di un grandissimo risultato.
https://www.youtube.com/watch?v=KhJ9IwYc5NU