Dopo aver incassato quasi 200 milioni di dollari in tutto il mondo, e macinato record sul mercato cinematografico statunitense (tre settimane di fila in vetta e biopic musicale con i maggiori incassi di sempre), “Straight Outta Compton” sbarcherà nelle sale cinematografiche italiane dal primo ottobre distribuito dalla Universal Pictures.
L’ambientazione è la Los Angeles della seconda metà degli anni Ottanta e più precisamente il quartiere di Compton, uno dei più pericolosi della città californiana, covo di gang e consumatori di crack: una zona dove la violenza era all’ordine del giorno e nella quale l’LAPD (Los Angeles Police Department) agiva senza alcun freno. La ricostruzione delle ambientazioni ha richiesto un lavoro limitato nei teatri di posa e un vero e proprio studio degli ambienti esterni, con molte scene filmate negli isolati di Laurel Canyon Boulevard.
“Straight Outta Compton” narra la storia dei N.W.A. (Niggaz Wit Attitudes), collettivo hip hop fondato dall’ex spacciatore Eazy-E che per primo colse le potenzialità di una scena che avrebbe sancito a sua volta la nascita della scena della West Coast, in un panorama che fino a quel momento vedeva New York come potenza egemone, oltre a gettareo le basi del fenomeno del gangsta rap, poi esploso negli anni Novanta.
Le lavorazioni del film, che vede nel ruolo di produttori e consulenti tutti gli ex componenti dei N.W.A. (a far le veci del defunto Eazy-E la moglie Tomica Woods-Wright, fondamentale nella ricostruzione della personalità carismatica dell’ex marito), sono iniziate nel 2009 con il lavoro del documentarista S. Leigh Savidge che costruì una prima bozza della sceneggiatura, la cui versione definitiva sarà completata cinque anni dopo, quando iniziarono i casting e la produzione passò dalla New Line Cinema alla Universal Pictures. Tra i principali fautori del progetto, sin dai suoi primi vagiti, c’è Ice Cube, unico del collettivo capace di reinventarsi una carriera al di fuori della musica (collezionerà dal 1991 più di venti ruoli come attore) e il primo a voler dare un omaggio alla città nella quale lui e Eazy-E erano nati.
Ringrazio Dio per Eazy, che ha avuto l’idea e ha visto questa musica come il futuro, come quella che la gente vuole ascoltare. Era davvero un ostinato e voleva richiamare l’attenzione su Compton. Diceva che tutti conoscevano Brooklyn, Queens e il Bronx. Ma Compton? Era inamovibile. Avrebbe messo Compton sulla cartina, foss’anche l’ultima cosa che avrebbe fatto.”
Restio ad entrare a far parte della produzione, per semplici ragioni personali, è stato Dr.Dre, figura capace di lanciare negli anni nomi come 50Cent ed Eminem e di lanciarsi con successo nel mondo dell’imprenditoria con la Beats. Solo dopo aver visto la qualità del materiale ed aver dialogato con i suoi ex colleghi e i familiari, ha invece deciso di dare il suo contributo per far conoscere al mondo i retroscena della storia dei N.W.A.
A fungere da collante tra i due il regista F. Gary Gray, che ritiene “Straight Outta Compton” come il progetto più importante della sua carriera; una storia di formazione, nella quale il legame tra un gruppo di amici, capace di narrare con testi crudi e violenti la realtà delle periferie e dei ghetti per farle arrivare nelle orecchie di milioni di persone in tutto il mondo, è stato sfaldato dai soldi e dalla fama ottenuta in poco tempo.
Quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta, la storia mi è sembrata una storia di formazione, e non me lo aspettavo, non mi aspettavo di emozionarmi così tanto da voler scavare più in profondità. La musica dei N.W.A è fantastica, ma io volevo approfondire la loro parte umana. Tutti conoscono Dr. Dre, Ice Cube e Eazy-E; sono idoli, ma sono anche persone. In una delle mie prime conversazioni con Ice Cube, gli ho detto, ‘Se mi fai entrare in contatto con O’Shea Jackson, Andre Young e Eric Wright, allora raccontare questa storia mi interessa.’
La pellicola narrerà un decennio di storia contemporanea dell’area californiana e terminerà con il decesso di Eazy-E, avvenuto nel 1995, vicenda che vedrà riunirsi i membri del collettivo per vivere gli ultimi istanti di vita del loro amico dopo anni di litigi.
Per il casting è stata adottata una politica di fedeltà al ruolo, sia fisica che attitudinale. Tra tutti il nome di O’Shea Jackson, Jr., che avrà il compito di interpretare il padre Ice Cube. Un ruolo che sembra cucito addosso al giovane artista, che ha sentito sin da subito il peso della situazione:
Ha cominciato a essere un’ossessione, sapevo che non sarei potuto andare a vedere Straight Outta Compton e guardare qualcun altro che interpretava questo ruolo. Mi avrebbe fatto impazzire perché sento che nessuno può recitare questa parte come me. Se ci pensi, fondamentalmente io studio per questo ruolo da più di 20 anni. Sono diventato un ‘super metodico’ con il mio approccio al ruolo. Papà mi ha raccontato queste storie per tutta la mia vita, è per questo che poterle ri-mettere in scena sullo schermo è la cosa più fica del mondo. Lui è sempre disponibile; mi chiamava, mi parlava e mi faceva capire che cosa pensava nelle situazioni di alcune scene… e io ho usato tutto questo per far esplodere la scena ed essere il più vero possibile.
Nei ruoli secondari spicca la scelta di Paul Giamatti nel ruolo del manager Jerry Heller e la presenza di alcune importanti figure del rap anni Novanta come Snoop Dogg, Suge Knight e Tupac Shakur, interpretati rispettivamente da Keith Stanfield, R.Marcos Taylor e Marcc Rose.