Dave Matthews Band, le foto e il report del concerto di Padova del 21 ottobre 2015

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Il bello di vedere dal vivo la Dave Matthews Band, che alla Kioene Arena di Padova ha chiuso un tour italiano di ben quattro date, si può riassumere in due semplici ragioni: la prima è che uno dei pochi gruppi che si può andare a vedere dal vivo senza conoscere una singola nota, divertirsi un casino e, perché no, trovarsi da un momento all’altro a cantare qualche singalong di un brano fino a pochi secondi prima sconosciuto. Chi va a vedere un concerto della Dave Matthews Band non deve aspettarsi una fredda riproposizione dei pezzi come sul disco: ogni canzone viene arricchita da improvvisazioni, finali allungati e citazioni che mettono in mostra il talento di un collettivo multietnico che fa divertire e che si diverte e nel quale emerge lo strabordante carisma di Carter Beauford, batterista che dispensa sorrisi e high five ai colleghi sin dal primo minuto.

Il secondo è che il fatto che la setlist viene stravolta ogni sera: niente scaletta fatta nella prima serata e tenuta immutabile fino alla fine del tour, ma nemmeno un’ossatura standard, per quanto ampia o ristretta che sia, attorno alla quale gira la sorpresa di turno, un po’ come fanno da diversi anni Bruce Springsteen e i Pearl Jam. No, con la Dave Matthews Band non sai mai cosa possa capitare, vista la vastità del repertorio che include ben nove studio album e numerosi live incisi in poco più di vent’anni. Può succedere, come capitato ieri sera nella location veneta, che vengano escluse hit del calibro di “So Much To Say” e che il concerto venga aperto da “The Space Between”, che stando a quanto affermato dagli aficionados del gruppo è stata usata per la prima volta per aprire un concerto, o che trovi spazio il debutto per il tour di canzoni come “Drunken Soldier”, “Typical Situation” e “Belly Full”, pescate dal disco di debutto “Under the table and dreaming” e dall’ultimo “Away from the world”.

Queste due ragioni che rendono unico ogni concerto della band capitanata dal musicista di origini sudafricane hanno portato a Padova un numeroso pubblico che, pur non facendo raggiungere il tutto esaurito, comprendeva fan provenienti dalla vicina Slovenia e anche dagli Stati Uniti, a conferma della fedeltà totale dei fan d’Oltreoceano dell’artista, capaci di fare carte false e spendere svariate centinaia di euro in voli e pernottamenti pur di sentire “quella canzone di quel disco che nel tour di quest’estate non ha mai suonato“. La speranza è che i fan europei, per molto tempo snobbati dalla Dave Matthews Band, non debbano aspettare ancora qualche anno prima di rivederli dal vivo: sarebbe un peccato.

Dave Matthews Band, la scaletta di Padova

The Space Between
When the World Ends
Dancing Nancies
Warehouse
Death on the High Seas
#41
Drunken Soldier
Don’t Drink the Water
If Only
Gravedigger
Crush
What Would You Say
Typical Situation
Drive In, Drive Out
Grey Street
Belly Full
Funny the Way It Is
Two Step

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