Max Pezzali, le foto e il report del concerto di Conegliano (TV) del 12 novembre 2015

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Se una persona mi dovesse chiedere un esempio di artista furbacchione, nel senso più positivo del termine, molto probabilmente tirerei fuori come primo nome Max Pezzali (il secondo sarebbe Dave Grohl, tra parentesi). L’ex 883, lanciato ormai da vent’anni in una fortunata carriera solista, riesce anche nell’ultimo concerto di Conegliano del 12 novembre a portare il sorriso a tutti i presenti, dai fan di prima data a coloro che lo hanno scoperto con i lavori più recenti.

L’Astronave Max sbarca alla Zoppas Arena inaugurando la stagione del palasport trevigiano che si preannuncia ricca di grandissime emozioni: il concerto del cantante pavese infatti ha il ruolo di apripista per le attesissime serate che si terranno da qui a marzo di Cesare Cremonini, Tiziano Ferro, Jovanotti ed Eros Ramazzotti. Come per gli altri eventi in calendario, molti dei quali già sold out, il concerto di Pezzali ha radunato a Conegliano molti fan, a conferma del forte successo che l’artista gode in tutta Italia, che non viene scalfito dalle numerose date in programma.

Dicevamo del concetto di artista furbacchione.. Max Pezzali con questo tour riesce a fare contenti veramente tutti. La lunghissima scaletta, inclusi i medley e i pezzi citati nei remix di intermezzo durante il concerto, supera abbondantemente i trenta pezzi ed esplora tutti i venticinque anni di carriera tra l’era 883 e il periodo solista. C’è spazio per le mielose ballate dell’ultima fase della carriera (“Lo strano percorso”, “Il mondo insieme a te”, “Sei fantastica”) ma anche per le bordate “crossover” degli esordi (“S’inkazza” e “Non me la menare”, con la seconda autentica sorpresa dell’intero tour), i classici senza tempo pari pari alle versioni in studio (“Gli anni”, coraggiosamente piazzata tra i primi pezzi) e i brani più conosciuti rivisti in chiave rock (“Hanno ucciso l’uomo ragno”), i pezzi più riflessivi (“Nessun rimpianto” e “La regola dell’amico”) ma anche quelli più cazzoni (“Sei un mito”, “Tieni il tempo”) e, per chiudere, il tocco di nostalgia della gioventù ormai passata (“Con un deca”, “Rotta per casa di Dio”).

Come potete vedere, un concerto di Max Pezzali è il perfetto Bignami per portare a casa il massimo risultato: all’apparenza un artista superficiale e nostalgico da far rabbrividire, l’ex 883 è in realtà il ragazzo della porta accanto che ha avuto l’occasione della vita e che l’ha sfruttata in maniera perfetta. Un adorabile furbetto (nell’accezione più positiva e affettuosa del termine) capace di radunare, attorno a delle canzoni che in molti casi sono diventati degli evergreen, almeno tre generazioni di scatenati fan.

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