Scott Weiland, l’ex leader degli Stone Temple Pilots, è morto nella serata del 3 dicembre. A svelare per primo la notizia del decesso è stato il chitarrista dei Jane’s Addiction e Red Hot Chili Peppers Dave Navarro che, alle 6 ora italiana, ha svelato la tragica notizia via Twitter. La conferma è arrivata poco tempo dopo dal suo ufficio stampa, che ha svelato che il cantante è stato trovato privo di vita nel tour bus in Minnesota, città nella quale si sarebbe dovuto esibire con la sua nuova band Scott Weiland and the Wildabouts. Maggiori dettagli sul decesso non sono stati ancora resi noti.
Il musicista ha compiuto 48 anni lo scorso 27 ottobre. Famoso per i suoi trascorsi negli Stone Temple Pilots, con i quali ha inciso singoli del calibro di “Plush” e “Interstate Love Song”, e per i suoi eccessi nell’abuso di droghe (anche se lui stesso ha svelato di non farne uso dal 2002), nel Terzo Millennio ha vissuto una seconda giovinezza artistica come leader del supergruppo Velvet Revolver. Nelle ultime settimane si era parlato di un suo nuovo ritorno negli Stone Temple Pilots dopo l’abbandono di Chester Bennington dei Linkin Park.