Chase And Status, il report del concerto di Londra del 26 novembre 2016

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Pur senza uno studio album da promuovere, Chase And Status riescono a pianificare un intero tour in Regno Unito e a raggiungere il tutto esaurito in alcune date, tra cui quella conclusiva che si è tenuta sabato 26 novembre all’Alexandra Palace di Londra che, per chi non la conoscesse, resta una delle location più suggestive della capitale britannica. Certo, in questa affermazione c’è una piccola imprecisione: nell’ultimo anno il duo ha pubblicato un EP, “London Bars”, e alcuni singoli tra cui “All Goes Wrong” che hanno tenuto altissima l’attenzione attorno al nome anche se “Brand New Machine” è uscito più di tre anni fa.

Il successo di Chase And Status in Regno Unito è un qualcosa di trasversale: ai loro concerti trovi i ragazzini che li hanno conosciuti perché sono nella Top 50 di Spotify ma anche coloro che sono entrati in contatto con la loro musica con il debutto “More Than Alot” (anno domini 2008) o con il loro primo grande successo “No More Idols”. Un pubblico che apprezza i brani più datati, ma che si “spacca” anche sui brani più recenti. E questo minitour di una settimana, iniziato a Glasgow e terminato con una data in casa, può suonare come un’anteprima di cosa ci dovremo aspettare per il prossimo anno vista la presenza di diversi inediti nella setlist: una bomba atomica. Se il disco si mantiene sui livelli di una “Nervous”, una “Know Your Name” o la già nota “All Goes Wrong”, per non citare la punk “Control” scritta con gli Slaves, è lecito aspettarsi che il quarto studio album di Chase And Status sarà una delle cose da attendere con più trepidazione per il 2017.

Dal punto di vista del live, i regaz sono belli carichi e pronti per intraprendere un nuovo tour, con l’indispensabile supporto di MC Rage e del batterista Andy Gangadeen, per non citare i numerosi ospiti che anche a Londra hanno avuto il loro momento di notorietà. Non c’era Plan B, qui presente come video su “Pieces” e “End Credits”, ma in compenso nelle due ore di concerto gli amici che hanno condiviso il palco con Chase And Status sono numerosi: tra tutti vale la pena citare Moko nella reinterpretazione in chiave drum n bass del successo di Nneka “Heartbeat”, Tempa T in quella “Hypest Hype” che ha scatenato i primi momenti di autentico delirio della serata in coppia con la hit “Flashing Light” e Liam Bayley, che come su disco è protagonista del grande successo “Blind Faith”. Le due menti del progetto sono i veri direttori d’orchestra della serata, con Will “Status” Kennard fisso ai deck, a Saul “Chase” Milton il compito di arricchire con la chitarra acustica ed elettrica la matrice electro del gruppo, in un mix irresistibile che ha catapultato la band nell’arco di un decennio nell’Olimpo della musica britannica al pari di Pendulum e Rudimental.

Un tour di riscaldamento in vista del ritorno vero e proprio che, anche se non ufficializzato, potrebbe avvenire l’anno prossimo: la band live è pronta, i singoli di lancio sono già pronti (anzi, alcuni sono già usciti e in rotazione radiofonica e nelle playlist degli utenti d’Oltremanica dei servizi streaming), manca solo il disco e il conseguente tour internazionale. Il tutto con un obiettivo ambizioso: replicare anche nel resto del Mondo il successo che Chase And Status hanno già in Regno Unito.

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