La Rua, dieci domande alla band in vista dei concerti di Milano e Roma

Inizia nel migliore dei modi il 2017 per i La Rua; la band marchigiana, dopo il concerto di San Benedetto Del Tronto capace di radunare più di 6000 persone in occasione del Capodanno, sarà impegnata alla fine del mese in due concerti a Roma (Quirinetta, 25 gennaio) e Milano (Salumeria della Musica, 26 gennaio). Le serate sono inserite all’interno del tour di promozione di “Sotto Effetto di Felicità”, l’ultimo album uscito il 3 giugno per Universal Music e lanciato dai singoli “Il sabato fa così” e “I miei rimedi”, in rotazione radiofonica con il nuovo brano “Tutta la vita questa vita”, che verrà utilizzato come jingle pubblicitario per la prossima edizione del Festival di Sanremo.

In occasione dei due concerti-evento, abbiamo contattato la band per conoscerla meglio con le nostre dieci domande.

I vostri tre album preferiti di sempre?
Difficili da scegliere, soprattutto se si è in sei. Vi possiamo dire quali album abbiamo preso spunto per la nostra crescita artistica: “Babel” dei “Mumford and Sons”, “Native” dei OneRepublic e “Hurry Up, We’re Dreaming” degli M83!

I vostri tre gruppi ed artisti di sempre?
Anche qui, molto difficile unire i gusti musicali di ognuno: Bruce Springsteen, Arcade Fire, Imagine Dragons.

Il vostro primo concerto?
Suoniamo da sempre ed è difficile ricordare il primissimo concerto. L’emozione e l’energia con cui saliamo sul palco sono sempre quelle della prima volta.

Il miglior concerto al quale avete assistito?
Arcade Fire a Rock in Roma. Decisamente un concerto sopra le righe dove tutta la band dà l’anima facendoti contraccambiare: una fusione totale di energie ed emozioni.

Il vostro miglior concerto?
Deve ancora arrivare.

Il vostro peggior concerto?
Ci auguriamo non ci sarà mai un peggior concerto.

Il momento più importante della vostra carriera?
Il momento in cui sali sul palco e ti dai interamente al pubblico.

Il peggiore momento della vostra carriera?
Vediamo sempre il bicchiere mezzo pieno. Fare musica è un privilegio. I momenti peggiori non esistono, esistono solo momenti più duri ed è da quelli che trai maggior insegnamento ed esperienza.

Una leggenda con la quale vorreste collaborare?
Il grande Ennio Morricone.

Un nome emergente sul quale vorreste scommettere?
A costo di poter sembrare presuntuosi. La Rua.