Bebe Rexha – All Your Fault Pt. 1

Bebe Rexha con “All Your Fault Pt.1” mette subito in chiaro una cosa non di poco conto: di aver capito come funziona il mercato discografico nel 2017. Il full length è ormai “out”, meglio puntare sui singoli o, al massimo, a degli EP. Magari un paio, dilazionati nell’arco di qualche mese, per spacciarli come album completo e, contemporaneamente, sfruttare quella manciata di settimane in più per mettere a punto altre canzoni valide. Un’idea simile, a memoria mia, non l’hanno avuta in molti; una cosa vicina la pensarono i New Order, ma poi non la misero in pratica fino alla fine.

Bebe Rexha l’abbiamo conosciuta nel 2010, quando entrò a far parte del side project del bassista dei Fall Out Boy Pete Wentz Black Cards, ma il meglio è arrivato negli anni successivi, quando ha prestato voce ad alcune collaborazioni (la più riuscita “Hey Mama” con David Guetta) e scritto hit per popstar del calibro di Selena Gomez ed Eminem. L’attesa per il suo debutto solista era molto alta e, in tutta sincerità, la cantante di Brooklyn è riuscita alla grande nel confermare le aspettative.

Caratterizzato da una produzione in linea con i grandi nomi del pop, a conferma che la sua etichetta Warner Music crede molto in lei, “All Your Fault Pt.1” presenta sei canzoni che non deludono. Dopo un inizio lento con “Atmosphere”, il primo asso arriva con “I Got You”, singolo che ha già iniziato a scalare verso i piani alti di Billboard con un ritornello destinato ad entrare in testa sin dal primo ascolto. I brani più riusciti sono collocati nella seconda metà dell’EP: tra tutte spiccano le due collaborazioni di “F.F.F.” (con G-Eazy) e la conclusiva “Bad Bitch” (che la vede collaborare con Ty Dolla $ign), nelle quali la voce di Bebe Rexha si unisce rispettivamente all’hip hop e all r’n’b. Buona anche “Gateway Drug”, base electropop nella quale la voce emerge più che negli altri pezzi.

“All Your Fault Pt.1” è la conferma che il pop nel 2017 ha ancora qualcosa da dire. Non siamo di fronte ad un’artista che travolgerà lo stardom con la forza dirompente di una Lady Gaga, ma la lunga gavetta, l’esperienza e l’immagine perfettamente curata di Bebe Rexha le ha permesso di arrivare al debutto sulla lunga distanza con una prima parte solida e senza sbavature. In attesa della seconda parte, in uscita ad aprile, che avrà il duro compito di dover raggiungere quell’asticella virtuale alzata da questa uscita.