Quindici artisti del Coachella 2018 che dovete conoscere

La scorsa notte è stata annunciata la lineup del Coachella (Music And) Arts Festival 2018, la rassegna che si terrà in California tra il 13 e il 22 aprile. Tre giorni di musica che presentano dei colossi clamorosi nei piani altissimi, con The Weeknd, Beyoncé ed Eminem come headliner dei due weekend.

Come da tradizione, grandi botti in alto ma la stessa qualità non è presente anche nel resto del tabellone, molto probabilmente per un mix di budget speso per gli headliner e, come già illustrato nel dettaglio lo scorso anno, per il fatto che ormai il Coachella è più assimilabile alla Settimana Della Moda di Parigi che ad un Glastonbury. Compreso lo stardom che decide di radunarsi per un weekend in un polo club.

Sia chiaro: di fronte a tutti questi nomi c’è comunque diversa roba da salvare. Ne abbiamo selezionati una quindicina tra quelli che non sono molto conosciuti in Italia, indipendentemente dal valore o meno (se avete nipoti o figli 12enni appassionati di Trap questa lista farà felici anche loro). Sì, abbiamo dovuto fare delle esclusioni. Sì, pensiamo che artisti come Vince Staples, Tyler, The Creator (non sono due nomi eh), gli Chic di Nile Rodgers, Jean-Michel Jarre e Kamasi Washington siano piuttosto conosciuti. Come? Forse ci sbagliamo?

sza

Sza

Di lei ne sentiremo parlare gran bene in questo 2018: classe 1990, una lunghissima gavetta e un disco di debutto uscito a giugno che ha ottenuto grandi strombazzamenti ovunque. Sì, anche in queste pagine.

Traccia consigliata: Drew Barrymore

kygo

Kygo

Danese nato a Singapore, è la conferma che i DJ sono le rockstar contemporanee. Non tra i più giovani nel settore (ne compirà 27 quest’anno), ma con già ottimi traguardi ottenuti: 69 miliardi di visualizzazioni totali tra Youtube e Soundcloud e una presenza alla cerimonia di chiusura di Rio 2016.

Traccia consigliata: First Time

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Alison Wonderland

Altra artista uscita dal settore dell’elettronica ma con un background classico da violoncellista. Bella e brava, e per molti basterebbe già questo per attirare l’attenzione: tenete conto che canta, scrive e si produce i pezzi. Una donna da sposare.

Traccia consigliata: Run

kelela

Kelela

Come Sza, un nome uscito lo scorso anno dopo una lunga gavetta con un debutto che ha ottenuto riscontri eccellenti da critica e pubblico. E sì, è già passata da queste parti.

Traccia consigliata: LMK

pvris

Pvris

Di questi ne sentiremo parlare: synthpop fatto bene, tanti singoli in canna e una crescita costante in cinque anni. In Regno Unito sono già una band da Brixton Academy, che possano sfondare anche nel nostro Paese? D’altronde, ce l’hanno fatta gli Evanescence..

Traccia consigliata: What’s Wrong

belly

Belly

Canadese ma di origini palestinesi, ha all’attivo un solo album in studio uscito nel 2007 ma numerosi singoli di artisti stranoti sono passati per le sue mani. Basti pensare che ha messo la mano su una decina di canzoni di The Weeknd e Beyoncé. Ah, sono gli headliner di Coachella?

Traccia consigliata: Mumble Rap

haim

Haim

OK, qua la giochiamo facile, ma solo perché sono tre donzelle che non passano inosservate. Tre sorelle per davvero (mica come i Ramones) e due album che sono arrivati ai piani alti in Regno Unito e Stati Uniti. Ma, soprattutto, sono state le coriste dei Primal Scream ad un Glastonbury di qualche anno fa. Personalmente, se mi capitasse una cosa del genere scioglierei il gruppo il giorno dopo e andrei a fare il magazziniere dal Walmart.

Traccia consigliata: Rocks (sì, non è loro)

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Post Malone

Non ancora conosciutissimo in Italia, ma negli States ha piazzato “Rockstar” in vetta a Billboard, a due anni dal debutto. La conferma che gli streaming gratuiti di Spotify e la trap stanno facendo dei danni mica male in giro: si salvi chi può.

Traccia consigliata: Rockstar

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Angel Olsen

Sorrisoni, indie e country: così si può riassumere la musica di Angel Olsen che, pur essendo poco più che trentenne, propone una musica che potrebbe essere stata suonata tranquillamente nello storico Woodstock. Sbagliato festival e sbagliato costa?

Traccia consigliata: Sister

mo

Magari non la conoscete, però la “Lean on” nella quale ha prestato la voce la cantano anche i muri delle vostre case. Oltre a questa, la cantante danese ha all’attivo due EP, uno studio album, tante altre collaborazioni e numerosi riconoscimenti ottenuti da entrambe le coste dell’Atlantico.

Traccia consigliata: Final Song

snakehips

Snakehips

Questi sono il fun fact della lista: non hanno un grosso pedigree, la loro fortuna è di avere fatto qualche remix (tra cui uno di The Weeknd) e di avere fatto un inedito con Zayn ex One Direction e la già citata Mø. Probabilmente li avete in qualche playlist ma, immaginiamo, la notizia non vi cambi la vita.

Traccia consigliata: Don’t Leave

odesza

Odesza

No, non sono polacchi, ma sono un gruppo indietronica che vanta già due nomination ai Grammy Awards. Il loro ultimo disco “A Moment Apart” è andato alla grande negli Stati Uniti, ma giustifica una posizione così altissima in lineup?

Traccia consigliata: Across The Room

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Portugal. The Man

A parte che meritano la stima di sto mondo per il nome e per il fatto che provengono dall’Alaska, i Portugal. The Man hanno una maturità compositiva e il tiro giusto che, se gestiti bene dalla loro etichetta (sono sotto Atlantic), potrebbero tranquillamente riempire i palasport anche in Italia.

Traccia consigliata: Feel It Still

migos

Migos

Vi piace la trap? Non perdeteli. Vi fa fastidio? Evitateli. Non ci sono vie di mezzo.

Traccia consigliata: Get Right Witcha

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Cardi B

Vi immaginate Cecilia Rodriguez che fa un contratto con una major e che pubblica un disco senza filtri? Ecco, siamo su questi territori ma più estremi. Una ex stripper che ha ottenuto il successo prima sui social media e nei reality e che per caso è arrivata nel musicbiz dalla porta principale (anche lei sotto Atlantic). Ora vogliono venderla come la nuova Minaj, se dura ancora tre anni è un miracolo.

Traccia consigliata: Whitepoppin

Cover Photo courtesy of Coachella