Non c’è nulla da dire: di band divertenti da vedere dal vivo come i Kasabian ce ne sono ben poche in giro. E non è un caso, a questo punto, che l’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro si sia riempito per il loro concerto anche in un giorno infrasettimanale e con il concerto inserito all’interno di un numeroso tour nazionale.
Il concerto non si discosta di molto rispetto a quanto proposto al Forum di Assago lo scorso autunno (leggi il report), se non che il gruppo è sembrato un po’ meno slegato e più su di giri rispetto al passato. Ribadisco, parliamo di una band che non è formata da autentici animali da palcoscenico, ma di un collettivo che è riuscito ad incidere alcuni pezzi clamorosi e che live non sbaglia un colpo che sia uno.
E se una “Club Foot” è un brano con il quale molte band sognerebbero di dare il “la” alla loro carriera, è l’inizio del concerto che mette subito in chiaro una cosa: i Kasabian sono la più sottovalutata macchina da hit del rock inglese contemporaneo. E non si fanno alcun problema a giocare cartucce importanti come “Ill Ray”, “Underdog”, “Days Are Forgotten”, “Eez-Eh” e “You’re In Love With A Psycho” come primi cinque pezzi. E, fun fact, di queste quattro arrivano dagli ultimi tre dischi della band, quelli che hanno ridirezionato una carriera che sembrava non li portasse più nelle grandi masse.
A Tom Meighan e Serge Pizzorno gli si perdona tutto: non saranno iconici come altri duo del rock d’Albione, ma hanno preso una direzione che li sta incoronando come i party boys del rock moderno. Anche se ti suonano quel filler di “Goodbye Kiss”, che all’estero non trova mai spazio nelle loro playlist, inspiegabilmente diventato in Italia uno dei pezzi più conosciuti ed apprezzati.
In apertura Lilian More, artista italiana che è stata scelta come band di supporto per buona parte del tour della band inglese.