Home Festival 2018, top e flop della nona edizione

Il 2018 sarà ricordato come il giro di boa per Home Festival, almeno come lo abbiamo sempre conosciuto: dal prossimo anno infatti l’evento raddoppierà, con un weekend ad inizio giugno nella storica location di Treviso e, novità, un weekend nella parte centrale di luglio al Parco San Giuliano di Venezia. Non si sa ancora nulla sugli sviluppi dei due eventi, target e quant’altro, ma per il decennale dell’evento potrebbero saltar fuori delle sorprese.

Parlare di top e flop per il 2018 non è come per i precedenti anni: è tangibile che questa edizione è stata una sorta di anno di transizione in qualcosa di nuovo e l’impressione è che quanto rimarrà a Treviso sarà un qualcosa di diverso rispetto agli happening degli altri anni. Ancora più che in passato, “A bocce ferme e con il pensiero già alla prossima edizione“, un punto di Home Festival 2018 anche oltre il lato musicale.

TOP

Logistica degli spazi e organizzazione
Basti pensare che per la prima volta dal Sun68 Stage, il secondo palco principale posto all’altra estremità dell’area concerti, quest’anno si è riusciti a vedere (da lontano) ciò che succedeva nel main stage. Meno casino, più razionalità, più spazi ampi, più “aria”. Dalla barricata di chi scrive, nota positiva per la sala stampa e la scelta di mettere la zona interviste, un container “da cantiere” con vetrata, in un’ala visibile dal pubblico.

Pochi palchi principali
Gli eventi principali girano (finalmente) attorno a soli tre palchi, con i secondari che hanno un ruolo meno importante rispetto agli altri anni, escluso il Firestone Stage che nel corso dei quattro giorni ha sfoderato qualche chicca emergente interessante.

La musica italiana
Nel senso più ampio del termine, da Caparezza a Myss Keta passando per Cosmo e gli Eugenio In Via Di Gioia la musica italiana ha vissuto una sorta di riscatto dimostrando di avere gli attributi rispetto a più quotati artisti internazionali. Parentesi per Elettra Lamborghini: da apprezzare la sua sincerità nell’aver ridotto il set a pochi minuti “perché ho solo questo pezzo in repertorio”, quando altri avrebbero allungato il brodo.

La reunion dei Prozac+
Punto a parte per l’Evento della cinque giorni. In molti si aspettavano una semplice operazione nostalgia, ma Eva, Gianmaria ed Elisabetta, accompagnati da due turnisti, ci hanno messo cuore, anima e palle per un’ora. Idoli, ci mancate già.

Viabilità
Più che negli altri anni, sviluppato il trasporto su gomma verso il centro città, con la novità dei treni notturni verso Venezia.

FLOP

La trap
Che questo genere fosse una bolla destinata a scoppiare si sapeva. Ma che fenomeni come Gionnyscandal o Rrkomi si siano trovati non si sa come in uno dei palchi principali è cosa inspiegabile.

Gli stage dance a tutto volume
Che sentirsi Motta e gli Eugenio In Via Di Gioia con la cassa dritta in sottofondo, sinceramente, non è cosa gradita.

Quelli che si lamentano del meteo
Fortunatamente ce ne sono stati pochi.

I token
Per quanto rimborsabili rispetto ad altri eventi, sono e rimangono una cosa “vecchia”, con le tecnologie contactless diffuse anche in Italia negli ultimi anni. Home Festival 2019 cashless?

Il maltempo
Ok il “Rain or shine”, ma tra l’asciutto per terra e la fanghiglia preferisco sempre il primo.

Photo credit: Home Photo Team

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