Il Coronavirus miete un’illustre vittima in ambito editoriale. Q Magazine, una delle riviste di riferimento in ambito britannico, ha infatti annunciato che chiuderà dopo una storia durata 34 anni. Nato nel 1986, non ha puntato nella sua prima fase di storia a sfidare riviste iconiche del mercato d’Oltremanica come Melody Maker e NME, ma ha invece guardato ad una cultura pop più ampia, sulla scia dello statunitense Rolling Stone. Sulle pagine di Q, oltre ai contenuti musicali, erano presenti anche contenuti in ambito cinematografico, poi migrati nel 1989 nella neonata Empire, diventata negli anni il riferimento internazionale per gli amanti dei film.
L’annuncio è stato diffuso oggi dall’editor Ted Kessler, che ha confermato che il magazine non è sopravvissuto a causa del declino del mercato cartaceo che ha raggiunto livelli insostenibili soprattutto negli ultimi mesi. Un mercato ricco di concorrenza, e che non più tardi di un paio di anni fa condannò alla fine dell’edizione cartacea anche NME, che dal 28 luglio perderà un’altra istituzione. Q Magazine chiuderà le sue pubblicazioni con un numero che includerà interviste passate, tra le quali spiccheranno quelle a Prince e David Bowie.
Q Magazine, negli anni, ha avuto nelle sue dipendenze anche delle emittenti televisive e radiofoniche e, fino al 2019, i suoi premi annuali chiamati Q Awards.