Hayseed Dixie, dieci domande a John Wheeler

hayseed-dixie-intervista-john-wheeler-dieci-domande

Tra poco più di una settimana gli Hayseed Dixie saranno nuovamente in Italia per tre concerti, il 13 febbraio 2015 a Torino, il 14 a Bologna e il 16 a Mezzago (MB). L’occasione del ritorno della band “rockgrass” è l’uscita del nuovo album “Hair Down to My Grass”, pubblicato proprio negli scorsi giorni, che questa volta vede i quattro scanzonati statunitensi alle prese unicamente con le loro consuete cover di grandi classici del rock, riarrangiati in chiave bluegrass e talvolta caricaturale.

>> Partecipa al contest per vincere una coppia di biglietti per i concerti di febbraio

Abbiamo avuto modo di intercettare Barley Scotch, pseudonimo hayseed-dixiano di John Wheeler, che si è sottoposto volentieri alle nostre “dieci domande“, raccontandoci anche episodi più o meno divertenti della sua carriera.

Quali sono i tuoi tre album preferiti?
– AC/DC, Highway to Hell
– Dead Kennedys, Fresh Fruit for Rotting Vegetables
– Saint-Saëns, Concerto per pianoforte No. 2, Pascal Rogé pianoforte e Charles Dutoit direttore

I tuoi tre artisti/gruppi preferiti di sempre?
Probabilmente Frank Zappa, the Stanley Brothers e Johannes Brahms.

Il primo concerto al quale hai assistito?
Van Halen nel 1984.

Il miglior concerto al quale hai assistito?
Jason and the Scorchers nel parcheggio di un negozio di dischi di Nashville, in Tennessee, nel 1985.

Il tuo miglior concerto?
Direi il nostro concerto numero 1.000 a Glasgow, un paio d’anni fa.

Il peggior show che ti ha visto protagonista?
In un baretto orribile di Monroe, in Louisiana, nel 2001. Si chiamava “The Shamrock”, e direi che “sham rock” (falso rock) descrive perfettamente l’esperienza. C’erano una cinquantina di persone che si aspettavano una tribute band degli AC/DC. Credo ci debbano ancora 800 dollari per quel concerto, se di “concerto” si può parlare. Alla fine, quella sera abbiamo deciso di darci al whisky per dimenticare l’intera vicenda.

Il momento più importante della tua carriera di musicista?
Ce ne sono stati diversi. Quando abbiamo suonato sul Main Stage a Glastonbury nel 2005, davanti a 70.000 persone; quando Brian Johnson e Cliff Williams degli AC/DC mi hanno detto che apprezzavano molto la nostra band; quando Paloma Faith si è seduta sulle mie gambe durante il programma di Jools Holland…

Il momento più duro della tua carriera?
Anche qui, ce ne sono stati diversi ma per lo più personali e non legati alla band. Affrontare un divorzio nel bel mezzo di un tour mi ha provato parecchio…

Una leggenda della musica con la quale vorresti duettare?
Lemmy, Jello Biafra, Bon Scott (RIP), Mike Patton, Elvis Costello… diamine, potrei elencarne tantissimi!

Il giovane artista sul quale vorresti scommettere?
Johnnie Selfish & the Worried Man. Ho prodotto un loro disco qualche anno fa, spero che abbiano successo.

[youtube -Pnp9RDHJWw nolink]

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *