Estate in tour per i Jennifer Gentle: il combo veneto, che ha recentemente pubblicato le ristampe dei primi due studio album “I Am You Are” e “Funny Creatures Lane” per Bomba Dischi, si esibirà tra i mesi di luglio ed agosto in una manciata di date in tutta Italia, debuttando il prossimo 18 luglio all’A Night Like This Festival di Chiaverano (TO) e con l’ultima data in programma il 28 agosto all’AMA Music Summer Festival di Asolo (TV).
In occasione del ritorno live dopo il tour invernale con i Verdena di febbraio e marzo, la mente principale dietro al progetto, Marco Fasolo, ripercorre la storia del gruppo dagli esordi al 2015, anno nel quale il musicista ha collaborato con i Verdena e con il regista Claudio Cupellini per la colonna sonora del film “Alaska”.
Il 2015 è iniziato per i Jennifer Gentle con uno stretto legame con i Verdena: dall’apertura dei concerti del tour invernale alla collaborazione di Marco Fasolo per “Nevischio”. Cosa ricordate di questo tour e qual è stato il tuo coinvolgimento nella scrittura del brano tratto da “Endkandenz”?
E’ stato un tour meraviglioso perchè siamo stati ospitati magnificamente da tutta la produzione dei Verdena. Professionalità assoluta da parte di tutti, grande divertimento e concerti molto coinvolgenti grazie ad un pubblico davvero incuriosito e presente. Poi, ovviamente, il rapporto con Luca, Alberto e Roberta è più unico che raro, per lo meno in un paese come questo. La nostra amicizia, stima e collaborazione è nata in totale spontaneità. Ricordo in particolar modo l’aver suonato con loro “Mother” sul palco dell’Estragon di Bologna, un’esperienza di condivisione che capita davvero poche volte. Come la collaborazione in studio per il loro “Endkadenz”: è stato naturale per loro chiamarmi e per me andare. Mi avevano dato dei brani per i quali avevano bisogno di un orecchio esterno, ed insieme abbiamo scelto i due sui quali lavorare assieme. Uno è “Nevischio”: non ho partecipato alla scrittura, mi sono occupato della produzione artistica, del sound che doveva avere e degli arrangiamenti e della struttura ma il brano era già chiuso in sede di scrittura. Per il brano che uscirà nel volume 2, il lavoro di arrangiamento e produzione in senso stretto è ancora più evidente proprio perché la natura intrinseca del brano lo permetteva.
Bomba Dischi ha lavorato alla ristampa dei vostri primi due studio album “I Am You Are” e “Funny Creatures Lane”. Siete stati coinvolti nella realizzazione del nuovo progetto? Con la ristampa c’è stato anche un lavoro di rimasterizzazione?
Sì, ho seguito personalmente la stesura dell’artwork che è stato realizzato interamente da me e Diego Dal Bon, il batterista dei Jennifer Gentle. Lavorare con bomba è molto piacevole perché si fissano delle scadenze e le si rispetta, ci si prefigge dei traguardi e li si raggiunge. Un buon equilibrio tra leggerezza e serietà, divertimento e professionalità. I due dischi non sono stati rimasterizzati proprio per non perdere la pasta del tempo. Le bonus tracks sono state allineate al sound dei disco che le contiene e “Funny creatures lane” è stato remixato nel 2006, da allora questo lavoro attendeva di essere riportato alla luce.
E’ inevitabile, quando decidi di ristampare dei lavori del passato, ripercorrere con la mente gli anni trascorsi, che in questo caso sono più di quindici. Che ricordi conservi degli anni del debutto e quanto troviamo dei Jennifer Gentle degli esordi nella band del 2015?
I ricordi sono tantissimi chiaramente. La cosa che più amo ricordare è che c’è sempre stata fin dall’inizio una visione, un sogno da perseguire. Ho sempre agito seguendo quell’idea, amo ricordare che con la mia testardaggine ho raggiunto dei risultati, ho viaggiato, ho suonato in posti incredibili. Ed ho avuto la fortuna di avere al mio fianco sempre le persone giuste, soprattutto Marco Damiani il mio manager ed amico. E quando le persone al mio fianco erano quelle sbagliate, è sempre stata fatta la scelta giusta per il progetto e proprio inseguendo quell’immagine e quell’ideale è stato possibile farlo. Ed oggi questo è ancora quel che si trova nei Jennifer Gentle, un’idea di musica, un’immaginario che non si sbiadisce. Io la vedo così.
Una doppietta che vi ha portato a siglare un contratto con la Sub Pop nel 2005, prima band europea. Puoi raccontarci un aneddoto di quell’accordo e, a distanza di dieci anni, qual è il bilancio della collaborazione con un colosso della musica indipendente?
Ricordo che nel 1997 avevo mandato un demo alla Sub Pop senza ricevere mai una risposta. 8 anni dopo firmo per loro perché ci scoprirono in un negozio di Seattle.. ironia della sorte. Fare un bilancio non ha molto senso, posso dire sicuramente che all’epoca stavamo stagnando in Italia, e che la possibilità di uscire in tutto il mondo con Sub Pop ci ha dato la possibilità di suonare ovunque e paradossalmente farci prendere un po’ più sul serio anche nel nostro paese.
Tra i più recenti progetti vi è la realizzazione della colonna sonora di “Alaska”, nuova pellicola di Claudio Cupellini. Come è nata questa collaborazione?
Conosco Claudio da piu’ di 15 anni, e dopo aver realizzato le colonne sonore di 2 suoi cortometraggi per il Centro Sperimentale Di Cinematografia, ho scritto “Little Carol” per una scena di “Una vita tranquilla”. Ci siamo trovati molto bene nel condividere quell’esperienza e così Claudio ha voluto passare con me ad un livello successivo coinvolgendomi nella colonna sonora di “Alaska”, il suo nuovo film. Voleva da una musica che caratterizzasse fortemente il locale (“Alaska” appunto) nel quale si svolge buona parte del film ed attorno al quale ruota la storia. L’esperienza è stata molto impegnativa ed interessante, come è stato eccitante veder realizzarsi un tale lavoro progettato, voluto e sviluppato ad hoc per questo film.
Come è stato il flusso di lavoro che hai incontrato? Hai seguito attivamente le registrazioni? Cupellini ti ha dato carta bianca o ti ha dato delle direttive da seguire?
E’ stato tutto registrato, prodotto, suonato e missato da me. Con Claudio, il montatore Giuseppe Trepiccione, il montatore del suono Giuseppe D’Amato c’e stata una lunga collaborazione, un continuo scambio di opinioni, a tratti anche giornalmente avvenivano ascolti, rettifiche e nuove idee. Siamo partiti dall’idea di suono che potesse dipingere i singoli personaggi, dopo aver attentamente letto diverse stesure di sceneggiatura, per poi sempre più nello specifico, passare alle scene, al suono, ai sync, sempre piu’ nel dettaglio. Fino ad arrivare ad un fluire di scene e musiche.
Quali sono i vostri progetti per il futuro? Quanto dovremo aspettare per un nuovo disco?
Adesso, in questi giorni sto lavorando al disco d’esordio di Umberto Furlan, un musicista di Padova. Da settembre mi rimetterò sul nuovo disco dei Jennifer Gentle per poi registrarlo questo inverno in studio con la band. Presumibilmente tra non molto dovrei riuscire a dare vita al nuovo disco che da troppo tempo sto trattenendo.