Henry Rollins, anche l’ex Black Flag si schiera contro la Bathroom Bill in North Carolina

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North Carolina, ti amo, ma il vostro Governatore è una testa di cazzo“: non usa mezzi termini Henry Rollins per definire la sua posizione sulla tanto criticata Bathroom Bill del North Carolina, che ha spinto molti artisti a cancellare concerti nello stato della East Coast, come ad esempio Bruce Springsteen, Bryan Adams e Pearl Jam.

L’ex Black Flag sceglie il suo editoriale settimanale su LA Weekly per diffondere il suo pensiero a riguardo. Per come la vede il cantante, ora affermato come artista teatrale con i suoi spoken word show, la scelta di un’autentica star come Bruce Springsteen ha permesso di puntare la luce sul bigottismo del Governatore McCrory, scelta che se fosse stata fatta da una band molto meno famosa avrebbe avuto solamente una frazione dell’impatto mediatico.

Di seguito un estratto del suo blog, nel quale Henry Rollins dice che la mossa di Springsteen non è stata del tutto corretta:

Springsteen ha reso il Governatore McCrory molto famoso. E’ stato generoso a usare il suo nome nei comunicati. La verità è che a nessuno interessa come si chiami, verrà ricordato come il coglione che ha firmato questa bill del cazzo che sta imbarazzando la maggioranza dei cittadini del North Carolina.

Pur avendo un grandissimo rispetto per Springsteen, avrei preferito non avesse cancellato lo show. Avrei voluto vederlo parlare di fronte a migliaia di persone su quanto stava avvenendo nel loro Stato, e poi donar loro l’incasso della serata. La cancellazione, da un certo punto di vista, ha permesso a McCrory di interrompere la conversazione, che per come la vedo io è appena iniziata. In ogni caso, non puoi metterti contro Springsteen.. se lui la vede così, vuol dire che va bene. Giudicando dalle persone che ho conosciuto in più di cinquant’anni di vita da quelle parti, non posso crederci che siano felici di questa House Bill 2. Probabilmente si staranno chiedendo dove stanno vivendo ora. Voglio vedere un North Carolina protagonista delle cause LGBT: più concerti, più luce, più calore, più volume, sempre di più.

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