Intevista Youvoid, dieci domande alla band di “Aware”

intervista youvoid 2016 dieci domande

Il nuovo album degli Youvoid “Aware” è uscito lo scorso 15 aprile per Irma Records. L’album di debutto della band bolognese vede la musica come un mezzo per racchiudere la sintesi di una consapevolezza personale, in un processo che vede coinvolti band e ascoltatore in quella che si può definire una vera e propria alchimia. Tra gli argomenti trattati troviamo la sopravvivenza dell’anima dopo la morte, quella forza che sostiene il creato, la libertà e l’amore.

In occasione dell’uscita del debutto abbiamo contattato Lydia Pisani, cantante e autrice dei testi di “Aware”, per conoscerla meglio con le nostre dieci domande.

I tuoi tre album preferiti di sempre?
JUNE OF ’44 Four Great Points
PROTEUS 911 Sinfonie dal Mondo delle Cose Perse (Ep)
NIRVANA Unplugged

I tuoi tre gruppi ed artisti di sempre?
BLONDE REDHEAD
SONIC YOUTH
PJ HARVEY

Il tuo primo concerto?
Piazzetta del Gesu’, Maratea (Pz) 1996, con la band che avevo ai tempi del liceo;suonammo per quattro anni insieme e fu un’esperienza molto formativa, perchè componevamo pezzi nostri e riuscimmo ad organizzare dei concerti nei paesi vicino al nostro,dove sono cresciuta, in Basilicata.

Il miglior concerto al quale hai assistito?
SIGUR ROS, piazza Castello Ferrara (2003)

Il tuo miglior concerto?
Bologna,Parco del Cavaticcio rassegna Avant Garden 2013, in apertura a Ofeliadorme.

Il tuo peggior concerto?
Arteria, Bologna (Aprile 2014), quella sera avevo dei problemi alla gola e credo si sia sentito.

Il momento più importante della tua carriera?
Sicuramente l’uscita di Aware,il nostro primo disco e la collaborazione con Irma Records!

Il peggiore momento della tua carriera?
Quando tempo fa, smisi di cantare per 5 anni, per motivi personali.

Una leggenda con la quale vorresti collaborare?
Hildegard Von Bingen, la santa, mistica, naturalista, visionaria; fu l’autrice di una delle prime lingue artificiali di cui si abbiano notizie, la Lingua ignota e compose della musica davvero sublime, utilizzando uno stile personale che partendo dal gregoriano, inseriva elementi “di contaminazione”. La passione per Hildegard è nata in me negli ultimi anni e si è accentuata da quando ho iniziato a studiare canto Gregoriano (canto in un coro, “Flatus Cordis”, da circa un anno).Le band che ho citato sopra infatti, sono quelle con cui “sono cresciuta” (insieme a tante altre, che qui è impossibile elencare) e che mi hanno dato l’input iniziale, poi nel corso degli anni ovviamente, ho cambiato interessi, ampliando i miei ascolti e integrandoli anche con gli autori “classici” del passato.

Un nome emergente sul quale scommetteresti?
Frankspara, cantautore (anche lui di Bologna)

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