A due anni dall’allontanamento di Alice Glass, Ethan Kath rispolvera il progetto Crystal Castles con “Amnesty”, quarto capitolo discografico (il primo non omonimo) che funge anche da debutto per la nuova cantante Edith Frances.
Chi si aspetta una svolta artistica dal progetto canadese dovuta al nuovo ingresso rimarrà deluso: i Crystal Castles utilizzano la formula già rodata nei precedenti tre lavori. Poco spazio alla melodia (“Char” sembra un incontro tra new wave e dance), tanto spazio alle tessiture più atmosferiche e alle improvvise sfuriate noise. Un lavoro a tratti ballabile, con una formula che ricorda molto la house music d’annata.
“Amnesty” è un disco di assestamento, nel quale Ethan Kath mette in chiaro che i Crystal Castles sono di fatto il suo progetto solista. Un lavoro che poteva dare un input per un nuovo percorso artistico ma che, in realtà, preferisce dare in pasto ai fan una sorta di usato sicuro, che molto probabilmente gradiranno.